Del Fante chiama Novelli per guidare il BancoPosta
La nomina è ufficiale. Il consiglio di amministrazione di Poste italiane ha indicato il direttore del BancoPosta. A capo della divisione che opera nel settore finanziario del gruppo, guidato da Matteo Del Fante, arriva Andrea Novelli. Un ulteriore innesto nella squadra di manager individuata da Del Fante per affrontare gli obiettivi del piano industriale, che verrà presentato nelle prossime settimane. Novelli condivide con Del Fante un’esperienza professionale in Cassa depositi e prestiti e arriva in Poste dopo avere ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Simest. Marco Siracusano, predecessore di Novelli al BancoPosta, resta in azienda e passa a capo del business «Pagamenti, mobile e digital». in Italia. L’interesse per il Paese è alimentato anche dalla presenza tra i manager di Attestor di Pietro Stella, ex Deutsche Bank esperto in npl, e del finanziere italo-americano David Alhadeff.
I capitali non mancano: Attestor dichiara di avere 4 miliardi di sterline in gestione, la maggioranza dei quali da fondi universitari e family office. Tecnicamente non si considera un private equity visto che l’investimento può anche essere a lungo termine. Attestor finora ha operato soprattutto nei salvataggi di istituzioni finanziarie. Nel 2015 in Austria ha rilevato dal governo di Vienna, in tandem con il fondo Interritus, la banca Kommunalkredit Austria, specializzata nel project finance. Lo scorso marzo ha comprato il 10% della islandese Arion Banki nell’ambito della privatizzazione dell’istituto da parte del governo di Reykjavík, nonché la sua controllata Valitor, che è tra i principali fornitori di servizi di pagamento per carte di credito e debito. In queste settimane in Irlanda sta chiudendo l’acquisto del 100% della EAA Covered Bond Bank, un istituto messo in vendita in seguito allo spezzatino della tedesca WestLb.
Ci sono poi le operazioni più aggressive: Attestor ha fatto parlare di sé l’anno scorso per avere rilevato una grande fetta del bond «Fresh 2003» di Mps avviando una dura contesa legale per il riconoscimento del debito da parte dell’istituto e dunque accedere alla conversione del bond in nuove azioni Mps. Una partita ancora aperta. Infine c’è la gestione dei non performing loan, uno dei business principali di Attestor. E Bim ne ha parecchi: circa 550 milioni di cui 400 sofferenze.