L’uovo di Colombo? I prestiti «privati» alle imprese
(m.sab.) Anche gli investitori istituzionali (fondi pensione, assicurazioni) guardano al Fintech. Perché nello sforzo di diversificare i propri attivi alla ricerca di rendimenti più elevati il credito peer-to-peer alle microimprese è in grado di garantire ritorni superiori al 5%. È nato con questi obiettivi «Colombo», il primo fondo di credito domestico che eroga prestiti diretti alle piccole e medie imprese e che è gestito con la piattaforma di Borsadelcredito.it, una fintech nata nel 2013 e specializzata nel credito peer-to-peer. Il fondo, che avrà una capienza di 100 milioni di euro raccoglie quote a partire da 500 mila euro tra gli investitori istituzionali, con l’obiettivo di erogare direttamente i prestiti alle piccole e piccolissime imprese attraverso sistemi di algoritmi e intelligenza artificiale in grado di condurre una sofisticata analisi del rischio. Alla base delle strategie di investimento del fondo la diversificazione di portafoglio in termini geografici, di settore economico e di rating (rischio) delle imprese finanziate. Il paniere sarà costruito con finanziamenti ammortizzabili da 12 a 60 mesi, con rate mensili, e un importo medio di 100 mila euro.
Colaninno ad Harvard
(s.bo.) «Sono necessari impianti normativi che incentivino l’interscambio di tutte le persone in Europa. Dobbiamo diventare un melting pot di esperienze multiculturali che consenta di proporre idee nuove di interesse globale, sviluppare tecnologie robotiche innovative che abbiano applicazioni e ricadute sulla vita quotidiana. Solo così un Paese potrà essere davvero competitivo». Lo ha detto ieri Michele Colaninno (foto), amministratore delegato di Immsi e presidente di Piaggio fast forward, il centro di ricerca Piaggio con base a Boston sulla mobilità del futuro, nel corso della lecture sull’impatto delle tecnologie della robotica e della intelligenza artificiale sulla vita quotidiana tenuta all’I-Lab di Harvard University, facility creata dall’università americana per studiare le nuove tecnologie. Conferenza alla quale hanno assistito oltre 200 studenti.
Il lusso di Blackstone
(giu.fer.) Con oltre 17 milioni di visitatori negli ultimi 12 mesi e una crescita annua «ben al di sopra dell’inflazione», Blackstone presenta Land of Fashion, il nuovo marchio che ha in portafoglio 5 Outlet Village italiani in Franciacorta, Val di Chiana, Puglia, Mantova e Palmanova, comprati negli ultimi 4 anni attraverso Kryalos, la sgr guidata da Paolo Bottelli che cura gli investimenti immobiliari di Blackstone in Italia. «Nel mondo retail, gli outlet in questo momento rappresentano l’investimento più attraente», dice Bottelli. E sugli outlet Blackstone, che ha affidato la gestione a Multi Outlet Management Italy (Momi) continua a investire. Su un totale di 630 mila metri quadri di superficie coperta degli outlet italiani, Land of Fashion, ne controlla 150 mila per oltre 600 negozi con marchi premium. «Nel settembre 2018 apriremo altri 30 negozi in Franciacorta», afferma Dario Pistone, ceo di Momi. Un altro ampliamento riguarda la Puglia (29 nuovi negozi nel quarto trimestre 2018), e nel 2019 toccherà a Mantova, con un’area dedicata al food.