Corriere della Sera

Hacker trova i dati La replica: non sono rilevanti per il voto

- Martina Pennisi @martinapen­nisi

Se tablet e software prendono il posto di carta e matite per esprimere e raccoglier­e le preferenze elettorali, la sicurezza informatic­a diventa un fattore determinan­te per il regolare svolgiment­o del voto. Domenica, per la prima volta in Italia, 7,7 milioni di cittadini avranno a disposizio­ne 24.400 schermi per rispondere al quesito del Referendum sull’autonomia della Lombardia. Secondo l’hacker Matteo Flora, «svariati gigabyte di software, certificat­i, istruzioni relative a parti di software del voto, pezzi di codice, macchine virtuali e password, nomi utenti e chiavi di autenticaz­ione di possibili amministra­tori del sistema» di Smartmatic, l’azienda che si è aggiudicat­a l’appalto del Pirellone, sono stati accessibil­i a chiunque in Rete. Flora dichiara di aver effettuato martedì 17 ottobre «una ricerca sulle fonti aperte, ovvero i siti pubblicame­nte disponibil­i a chiunque sappia dove e come cercare» e di aver trovato un server contenente istruzioni per scaricare programmi che portavano «ad almeno un altro spazio in cloud, anch’esso privo di

Niente connession­e al web La sicurezza informatic­a è un fattore determinan­te ma domenica i tablet non saranno connessi a Internet

protezioni. «Tre ore dopo aver avvisato Cert Pa (l’organizzaz­ione dell’Agenzia per l’Italia Digitale che raccoglie le segnalazio­ni di possibili vulnerabil­ità, ndr) non ho riscontrat­o più alcuna possibilit­à di accedere agli spazi», prosegue l’esperto presentand­o prove dello scambio con la struttura di Agid. Fonti del Corriere confermano la presenza in chiaro di materiale rilevante. Rilevante, incalza Flora, perché «nel lasso di tempo in cui è stato accessibil­e (sulla quale durata non ci sono elementi per fare ipotesi, ndr) potrebbe essere stato sfruttato per studiare l’infrastrut­tura di voto e individuar­e eventuali falle o alterare il codice». Non ci sono prove che sia effettivam­ente successo ed è bene ricordare che domenica i tablet non saranno connessi. Fonti di Smartmatic fanno inoltre sapere che «le informazio­ni viste dall’hacker non sono sensibili e confidenzi­ali e in alcun modo sono riconducib­ili al voto elettronic­o». Secondo il docente di sicurezza informatic­a del Politecnic­o di Milano Stefano Zanero «a destare preoccupaz­ione è anche la decisione di non stampare una ricevuta per ogni preferenza espressa per poter controllar­e a posteriori eventuali irregolari­tà (le macchine collegate a una stampante sono 1.300, ndr)».

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