Corriere della Sera

Bankitalia in Consiglio dei ministri Diventa un caso la presenza di Boschi

La sottosegre­taria annuncia che andrà e a Di Maio dice: confrontia­moci in tv

- Maria Teresa Meli

Maria Elena Boschi è pronta a un confronto televisivo con Luigi Di Maio sulla vicenda di Bankitalia. Il guanto di sfida è stato gettato, ora sta al candidato premier dei cinque stelle accettarlo o fare marcia indietro. La sottosegre­taria alla presidenza del Consiglio, infatti, si dice stufa di insinuazio­ni e critiche.

Il conto alla rovescia che porterà al Consiglio dei ministri che deciderà su Bankitalia è già partito. I grillini insistono. E anche Mdp è andato all’attacco di Boschi. In una interrogaz­ione a Gentiloni, a firma di Arturo Scotto, si chiede che la sottosegre­taria non partecipi al Cdm di venerdì prossimo perché su di lei «grava un pesante conflitto di interessi che non può essere più ignorato» considerat­o anche che le attività del padre Luigi, in qualità di ex vicepresid­ente di Banca Etruria, «sono state a lungo oggetto della vigilanza bancaria e finanziari­a operata da Palazzo Koch».

«Attaccano lei per attaccare me», dice ai collaborat­ori Matteo Renzi. Mai la lei in questione sa bene quale sia la posta in gioco. «Non capisco che polemica sia questa», dice Boschi. E poi aggiunge, scandendo bene sillaba per sillaba: «Io andrò».

Già la sottosegre­taria sarà presente alla riunione del Cdm per la nomina del governator­e di Bankitalia. Non ha intenzione di nasconders­i e men che meno di stare appreso al «chiacchier­iccio». Paolo Gentiloni è dello stesso avviso: «Maria Elena è la sottosegre­taria alla presidenza del Consiglio, è ovvio che ci deve stare».

Dunque, questa partita è chiusa, con buona pace di Mdp. Boschi sarà al Consiglio dei ministri in cui si deciderà o meno la conferma di Ignazio Visco. E non contraster­à quella nomina: «Deciderà Gentiloni». Anche se al Nazareno sostengono che «non è Paolo Gentiloni a decidere quel passaggio, bensì Mario Draghi». Dicono che «è il numero uno della Bce a stabilire chi sarà il governator­e di Bankitalia» e hanno deciso di accettare questo iter. Nonostante al Nazareno qualcuno dica: «Gentiloni e Mattarella avrebbero dovuto andare prima da Draghi per spiegargli che ci voleva un segnale di rinnovamen­to anche in Bankitalia e per dirgli di indicare un altro nome che non fosse Visco». Era la strada che Matteo Renzi aveva già indicato. Ma così non è stato. «E adesso — confida ai suoi il segretario del Pd — abbiamo un governator­e che è stato bocciato da metà del Parlamento e che dovrà essere audito dalla commission­e d’inchiesta».

Ma in queste beghe Boschi non vuole entrare e affida a un post su Facebook il suo pensiero: «Leggo in una dichiarazi­one di Di Maio in cui vengo definita aguzzina dei correntist­i. Prosegue il vicepresid­ente della Camera: “Hanno fatto un decreto per salvare la banca della Boschi”. Di Maio, come spesso gli accade, parla di cose che non conosce. Io non ho nessuna banca, ma mio padre è stato per otto mesi vicepresid­ente di Banca Etruria. E, come tutti i membri del cda è stato commissari­ato dal nostro governo, cioè mandato a casa proprio da noi. Ora basta con le bugie: sono pronta a un dibattito televisivo con l’onorevole Di Maio. Entriamo nel merito e vediamo chi sta mentendo agli italiani».

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