Corriere della Sera

Bus e treni, tessere detraibili al 19% Nella manovra rientra il bonus mobili

Nella bozza della legge di bilancio anche lo sconto fiscale sulle polizze contro i terremoti

- Lorenzo Salvia

Un ritorno: la possibilit­à di detrarre dalla tasse il 19% dell’abbonament­o dell’autobus e dei treni locali, con un costo massimo di 250 euro. Fino al 2011 era così, poi la stagione dell’austerity aveva travolto anche questo piccolo vantaggio per chi usa i mezzi pubblici. E una novità, annunciata più volte ma sempre rinviata: la detrazione, sempre del 19%, per il costo delle polizze che assicurano la casa contro le calamità naturali, come il terremoto. A una settimana dal via libera in consiglio dei ministri, continua a cambiare la bozza del disegno di legge di Bilancio, la vecchia Finanziari­a, che non è stata ancora inviata al Parlamento nella sua stesura definitiva.

Lo sconto fiscale sulle polizze anti terremoto, invocato puntualmen­te dopo ogni catastrofe ma finora rimasto lettera morta, dovrebbe spingere una pratica finora poco diffusa in Italia: solo il 2% delle abitazioni, secondo l’associazio­ne delle compagnie, è coperta da una polizza di questo genere. Ci sono anche altre novità, rispetto alle bozze circolate nei giorni scorsi. E la voce sconti fiscali si conferma la più vivace in questi giorni di balletto continuo, con norme che entrano ed escono dal testo. Qualche esempio.

È stato prorogato anche per l’anno prossimo il bonus mobili, la possibilit­à di detrarre dalla dichiarazi­one dei redditi fino a 5 mila euro per l’acquisto di mobili ed elettrodom­estici destinati a immobili ristruttur­ati. L’incentivo scadeva alla fine di quest’anno ma, dopo le proteste del settore, è stato confermato anche per il 2018. Estensione al 2018 anche della cedolare secca, la tassazione agevolata al 10% per gli immobili dati in affitto a canone concordato.

Confermato anche il pacchetto scuola. I presidi avranno un aumento netto di 400 euro al mese, per avvicinare il loro stipendio agli altri dirigenti della pubblica amministra­zione. Gli insegnanti, invece, dovrebbero avere l’aumento da 85 euro lordi al mese previsto per tutti i dipendenti della pubblica amministra­zione, con il rinnovo del contratto in arrivo e i quasi 3 miliardi di euro stanziati per questa voce. Il governo si è impegnato a fare in modo che l’aumento non finisca per mangiarsi il bonus da 80 euro che molti di loro aveva incassato due anni fa. Sparita invece, almeno al momento, la tassazione sul reddito che deriva dalla vendita di oggetti d’arte. C’è poi una stretta contro le aziende che spostano profitti e utili all’estero con il solo obiettivo di pagare meno tasse in Italia, con l’introduzio­ne di alcune norme concordate in sede Ocse. E anche un incentivo fiscale per le squadre di calcio che hanno vivai per gli under 21.

La cedolare secca Viene confermata anche nel 2018 la cedolare secca, la tassazione agevolata al 10% per gli immobili in affitto a canone concordato

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