Corriere della Sera

Un anno cruciale per i destini del mondo Il caos in Russia, l’intervento dell’America

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Non c’è solo il racconto dei 10 giorni che videro metà dell’esercito italiano dissolvers­i tra l’Isonzo e il Piave, sotto i colpi degli austro-tedeschi. Nel libro di Silvia Morosi e Paolo Rastelli Caporetto. 24 ottobre 1917: storia e leggenda di una disfatta, in edicola da oggi per due mesi con il «Corriere della Sera» (al prezzo di

8,90 più il costo del quotidiano) a cent’anni esatti dalla sconfitta, c’è molto altro: il resoconto di quanto accadde in quell’anno cruciale che vide lo scoppio della Rivoluzion­e russa e l’entrata in guerra degli Stati Uniti; il piano di battaglia del generale prussiano Otto von Below, che piombò come un maglio sugli sclerotici comandi italiani; la rotta che seguì con le proporzion­i bibliche di un esodo; il calvario e la fuga dei civili veneti e friulani, soprattutt­o donne, esposti alle violenze degli invasori; l’illusione di una guerra rapida che avrebbe dovuto finire in pochi mesi e lasciò solo rassegnazi­one; il pugno di ferro usato sui soldati, sui quali ricadde il peso di un conflitto non voluto, non sentito e mal gestito; il ruolo di stampa e propaganda, soprattutt­o del «Corriere»; il racconto del 1918, l’anno della leggenda del Piave e del riscatto, degli ultimi sforzi tedeschi per vincere e del trionfo alleato, incubatore di una nuova guerra, venti anni dopo. Come emerge dal libro, aperto da una prefazione di Antonio Carioti, il Primo conflitto mondiale fu il vero inizio di quello che sarebbe stato poi definito «secolo breve», con la fine di quattro imperi, la retrocessi­one dell’Europa, il sorgere dei totalitari­smi. Buona parte di quanto accadde in seguito ebbe origine in quei mesi del 1917. (b. co.)

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