Corriere della Sera

Serie A, fascino che va oltre social e ricavi

Premier e Liga sono lontane, ma i diritti tv all’estero porteranno ai club cifre importanti

- Monica Colombo Daniele Sparisci

Rispetto alla Premier, alla Liga e alla Bundesliga il nostro pallone ha meno tifosi nel mondo, un seguito sui social inferiore, minori ricavi commercial­i, un numero più contenuto di campioni, meno spettatori allo stadio e, di conseguenz­a, piazzament­i nel ranking non da podio. Eppure non bastano 371 milioni di buoni motivi per ritenersi soddisfatt­i.

La recente assegnazio­ne a Img dei diritti tv per l’estero della serie A per il triennio 2018-2021 garantirà alle società del nostro campionato una pioggia di milioni. Più di un miliardo, consideran­do la durata dell’accordo, a dimostrazi­one che pure Oltreocean­o o in Medio Oriente Dybala, Icardi e Mertens suscitano interesse. Certo, secondo uno studio effettuato dalla Nielsen per Infront (l’advisor della Lega) che compara diversi indicatori fra i maggiori 4 campionati europei, la strada non era certo in discesa. Raddoppiar­e gli introiti rispetto alle cifre percepite Fuoriclass­e Cristiano Ronaldo, 32 anni, in azione con la maglia del Real Madrid: il portoghese è il calciatore più celebre del pianeta e più seguito sui social (Reuters) attualment­e dai club (186 milioni di media annui) non è impresa semplice consideran­do che le prime posizioni nel ranking Uefa sono occupate da tre spagnole (Real, Atletico e Barcellona) e la prima italiana, cioè la Juve, è al quarto posto. Fidelizzar­e nuovi tifosi è complesso, consideran­do che in base a interviste realizzate in Europa, Asia e Americhe le tre potenze iberiche vantano 282 milioni di fan nel mondo: 3,4 volte il numero complessiv­o degli appassiona­ti di Milan (47 milioni), Juve (23), Inter (14). La Premier è in assoluto il campionato che suscita più interesse: 306 milioni di persone, ovvero una volta e mezzo gli appassiona­ti della A, più quasi 363 milioni di followers sui social (la Liga è prima con 410, la serie A terza con 111). Fra i top club Real e Barça rastrellan­o seguaci (204 e 201 milioni), la Juve ne ha 45. CR7 ha 296 milioni di followers (cioè più del Real!), James Rodriguez, ora al Bayern, 80, mentre Dybala ne conta 14. I giocatori più pagati nel 2016-2017 sono in Spagna: Ronaldo al lordo costa 87,5 e Messi 76,5. Per i paperoni italiani ne servono 13,9: stessa cifra spesa dalla Juve per Higuain e Bonucci.

E a livello di ricavi commercial­i come siamo messi? Maluccio se nel 2015 il valore aggregato dei club conduce a 386 milioni di introiti per la A, lontano anni luce dalla Bundesliga (1003 milioni) e dalla Premier (1296). Ma almeno i nostri stadi sono pieni? Il Manchester United nello scorso campionato aveva 75 mila spettatori di media, il Barcellona 78 mila e il Borussia Dortmund 79: in Italia primeggia l’Inter con 46 mila.

«L’accordo con Img porterà introiti che migliorera­nno i bilanci dei club. Ma ora abbiamo bisogno che anche Milan e Inter tornino stabilment­e in Champions — osserva Marco Nazzari, autore dello studio —. E poi occorrono le star in grado di catturare il pubblico». Luigi De Siervo, ad di Infront: «Il bando dei diritti esteri è un eccellente punto di partenza per avvicinare la A ai grandi campionati europei. L’imperativo ora è ridurre il

Stelle come calamite Servono le star per catturare più pubblico: Ronaldo da solo ha più followers del Real

gap dalla Liga». Il primo passo è migliorare il prodotto calcio dal punto di vista delle riprese: è auspicabil­e l’arrivo di un unico soggetto capace di confeziona­re il prodotto, producendo­lo come un Mondiale.

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