Serie A, fascino che va oltre social e ricavi
Premier e Liga sono lontane, ma i diritti tv all’estero porteranno ai club cifre importanti
Rispetto alla Premier, alla Liga e alla Bundesliga il nostro pallone ha meno tifosi nel mondo, un seguito sui social inferiore, minori ricavi commerciali, un numero più contenuto di campioni, meno spettatori allo stadio e, di conseguenza, piazzamenti nel ranking non da podio. Eppure non bastano 371 milioni di buoni motivi per ritenersi soddisfatti.
La recente assegnazione a Img dei diritti tv per l’estero della serie A per il triennio 2018-2021 garantirà alle società del nostro campionato una pioggia di milioni. Più di un miliardo, considerando la durata dell’accordo, a dimostrazione che pure Oltreoceano o in Medio Oriente Dybala, Icardi e Mertens suscitano interesse. Certo, secondo uno studio effettuato dalla Nielsen per Infront (l’advisor della Lega) che compara diversi indicatori fra i maggiori 4 campionati europei, la strada non era certo in discesa. Raddoppiare gli introiti rispetto alle cifre percepite Fuoriclasse Cristiano Ronaldo, 32 anni, in azione con la maglia del Real Madrid: il portoghese è il calciatore più celebre del pianeta e più seguito sui social (Reuters) attualmente dai club (186 milioni di media annui) non è impresa semplice considerando che le prime posizioni nel ranking Uefa sono occupate da tre spagnole (Real, Atletico e Barcellona) e la prima italiana, cioè la Juve, è al quarto posto. Fidelizzare nuovi tifosi è complesso, considerando che in base a interviste realizzate in Europa, Asia e Americhe le tre potenze iberiche vantano 282 milioni di fan nel mondo: 3,4 volte il numero complessivo degli appassionati di Milan (47 milioni), Juve (23), Inter (14). La Premier è in assoluto il campionato che suscita più interesse: 306 milioni di persone, ovvero una volta e mezzo gli appassionati della A, più quasi 363 milioni di followers sui social (la Liga è prima con 410, la serie A terza con 111). Fra i top club Real e Barça rastrellano seguaci (204 e 201 milioni), la Juve ne ha 45. CR7 ha 296 milioni di followers (cioè più del Real!), James Rodriguez, ora al Bayern, 80, mentre Dybala ne conta 14. I giocatori più pagati nel 2016-2017 sono in Spagna: Ronaldo al lordo costa 87,5 e Messi 76,5. Per i paperoni italiani ne servono 13,9: stessa cifra spesa dalla Juve per Higuain e Bonucci.
E a livello di ricavi commerciali come siamo messi? Maluccio se nel 2015 il valore aggregato dei club conduce a 386 milioni di introiti per la A, lontano anni luce dalla Bundesliga (1003 milioni) e dalla Premier (1296). Ma almeno i nostri stadi sono pieni? Il Manchester United nello scorso campionato aveva 75 mila spettatori di media, il Barcellona 78 mila e il Borussia Dortmund 79: in Italia primeggia l’Inter con 46 mila.
«L’accordo con Img porterà introiti che miglioreranno i bilanci dei club. Ma ora abbiamo bisogno che anche Milan e Inter tornino stabilmente in Champions — osserva Marco Nazzari, autore dello studio —. E poi occorrono le star in grado di catturare il pubblico». Luigi De Siervo, ad di Infront: «Il bando dei diritti esteri è un eccellente punto di partenza per avvicinare la A ai grandi campionati europei. L’imperativo ora è ridurre il
Stelle come calamite Servono le star per catturare più pubblico: Ronaldo da solo ha più followers del Real
gap dalla Liga». Il primo passo è migliorare il prodotto calcio dal punto di vista delle riprese: è auspicabile l’arrivo di un unico soggetto capace di confezionare il prodotto, producendolo come un Mondiale.