Corriere della Sera

Il bello arriva adesso

«Non temo il flop perché ho lavorato tanto La notorietà? Ho vissuto in un monolocale, ora sto in una villa. E comincio a sguazzarci»

- DAL NOSTRO INVIATO Flavio Vanetti

Ora che è salita ai piani nobili dello sci, tra podi e capacità di essere personaggi­o, Sofia Goggia ammette di aver scoperto il lato meno bello della popolarità: «Ho faticato a gestire certe situazioni, era tutto nuovo». Ma per lei è stata solo una sfida in più rispetto a quelle che vive in gara. L’ha vinta: «Mi sento pronta e più matura». Per verificarl­o ci sono la Coppa del Mondo ormai al via e la stagione olimpica, anche se i Giochi coreani, «a parte le preoccupan­ti questioni legate a Trump e a Kim Jong-un», oggi sono una sine cura «perché sono così lontani». Scarponi allacciati, occhiali calati. L’Harry Potter delle nevi è al cancellett­o. «Sto leggendo un libro sul pensiero quantico, ma non ho afferrato se è una fesseria oppure no. Il tema è la forza della mente: qualche verità c’è». Lei lo sa. Testa dura e dura di testa: il complement­o del suo talento.

Sofia, adesso viene il facile o il difficile?

«Viene il bello. Ho avuto una carriera che mi ha costretto a prove ben più difficili di quella di confermarm­i».

La morale della scorsa stagione?

«Superata la sorpresa per la continuità avuta, ho realizzato che è il risultato dell’aver sempre seminato. Di colpo ho raccolto tanto, ma potrebbe essere uno standard per il futuro».

Sofia Goggia è esplosa?

«Sì, ma stavolta in senso buono. Prima esplodevo perché finivo spesso nelle reti. Ora mi sono affermata anche come donna, oltre che per la maturità agonistica. Ho una percezione di stabilità».

Dicevamo dei «fastidi» mediatici.

«Metafora: dopo aver vissuto in un monolocale, mi ritrovo in una mega-villa. Adesso, però, comincio a sguazzarci».

Dicono che lei sia diventata «democristi­ana».

«Nient’affatto. Uso solo più diplomazia. Ma non vi preoccupat­e: quello che devo far intendere, lo farò intendere».

Dovremo ancora aspettarci le «goggiate», con rischi e avventure in gara?

«Faranno sempre parte del mio stile. Ma sto lavorando per limitarle al minimo».

Lindsey Vonn vuole riprenders­i lo spazio che per quasi tutta la scorsa stagione le avete occupato. Ma gli anni passano pure per lei…

«È stato un onore sfidare la più forte di sempre. Cercherò di renderle dura la vita».

Intanto la vita gliel’ha resa dura Internet con le foto «hot» sue e di Tiger Woods.

«Sono leggerezze che si pagano, purtroppo. Non la giudico, è stata l’infamata di un hacker. Ma questo insegna che se sei personaggi­o, certe cavolate non te le puoi permettere».

Lindsey ha di nuovo chiesto di gareggiare contro i maschi. Perché questo rovello?

«Ora le serve per cancellare quell’episodio… Ad ogni modo la miglior Vonn sarebbe, forse, tra i primi 30 dei maschi solo a Lake Louise. Mi piacerebbe imitarla? Mi basterebbe vincere le gare delle donne».

Ha paura del flop?

«No. Ogni stagione è diversa, ma so di aver lavorato bene. E sugli sci sono forte. Se non dovesse arrivare nulla all’inizio, non mi preoccuper­ò».

Immagini la stagione e la mappa delle vittorie.

«Paradosso: non mi aspetto nulla, ma ambisco a risultati perfino migliori. Tutto è possibile. E in ogni gara».

Amori, amorazzi, cuccate: qualcosa da dichiarare?

«Se avessi voluto cuccare, avrei avuto uomini in fila. Ma non m’importa di quelli che desiderano la Goggia, cerco quelli che vedono Sofia. Su questo fronte la ricerca resta ardua: però qualche simpatica marachella l’ho combinata».

Ha seguito il bisticcio tra Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinier­i?

«Mi sono fatta l’idea che una vicenda da mettere sul ridere è stata ingigantit­a senza motivo».

Lei si accapiglie­rebbe, per dire, con un Innerhofer tramite i social?

«No di sicuro. Ma nemmeno oltre i social: una discussion­e mediatica esula dai miei perimetri concettual­i».

La Pellegrini nuotatrice ha regalato un’altra impresa.

«Ho voluto seguire in tv la sua gara al Mondiale. Prima avevo visto un bel documentar­io su di lei. Non l’avevo mai inquadrata, non mi era sembrata un tipo immediato: ho scoperto il suo lato umano».

Da donna, come ha vissuto il caso Weinstein?

«Il sesso maschile, in certi ambiti e quando è dominante, è intoccabil­e: la verità è che la donna in alcuni settori non ha ancora raggiunto la parità. Asia Argento? Ci ha messo la faccia e ha spiegato che dietro il personaggi­o

Attese e pretese Ad alcuni do fastidio? Non si può piacere a tutti So che le attese ora sono pretese, ma sono pronta

c’è una persona che può avere paura. Come tutti».

L’anno scorso siete state una nuova «Valanga rosa».

«Lo siamo ancora. Non ve la do come certezza, ma daremo ancora tante soddisfazi­oni».

Federica Brignone dice di volere la Coppa del Mondo.

«Le auguro di vincerla».

Non proverà a negargliel­a?

«Per me non è programmab­ile. Ma cercherò di rompere le scatole a Federica».

Come vanno i rapporti, dopo le scintille al Mondiale?

«La mia colpa è stata di uscire alla sesta porta nello slalom della combinata. Non mi sono mai espressa su di lei, anzi l’ho sempre ammirata».

Sofia Goggia dà fastidio?

«Altro che. Ma non puoi piacere a tutti: va accettato».

Non rischia di essere meno leggera di testa?

«Le attese ora saranno pretese. Ma l’essenza di quello che devo fare io è aprire il cancellett­o e sciare alla grande».

Quale novità aggiungere­bbe alla sua vita?

«Mi accontento difficilme­nte, ma nella vita servono dei capisaldi. Credo di averli: famiglia, amici, lo sci. Mi sento in un momento in cui va tutto bene».

 ?? (Pentaphoto/ Marco Trovati) ?? All’attacco Sofia Goggia è pronta alla nuova stagione, che avrà il clou a febbraio nei Giochi di Pyeongchan­g, in Corea del Sud. La 25enne bergamasca, velocista ma anche gigantista e combinatis­ta, l’anno scorso ha vissuto un’annata magica: 13 podi, con...
(Pentaphoto/ Marco Trovati) All’attacco Sofia Goggia è pronta alla nuova stagione, che avrà il clou a febbraio nei Giochi di Pyeongchan­g, in Corea del Sud. La 25enne bergamasca, velocista ma anche gigantista e combinatis­ta, l’anno scorso ha vissuto un’annata magica: 13 podi, con...
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Bronzo iridato Sofia Goggia con la medaglia di bronzo vinta in gigante al Mondiale 2017: è stato l’unico podio centrato dall’Italia a St. Moritz in una spedizione rivelatasi deludente (Getty Images)

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