Corriere della Sera

«Che posto ha l’uomo?» Il Papa parla con lo spazio

Francesco a Nespoli e colleghi: voi siete una piccola Onu

- Di Luigi Accattoli

Papa Francesco collegato con la stazione spaziale. Parla con Paolo Nespoli e con gli altri astronauti che dal 28 luglio stanno orbitando a 400 chilometri dalla terra. «Siete un piccolo Palazzo di vetro» ha detto il Papa. «Per voi che posto ha l’uomo nell’universo?».

Come già Benedetto XVI nel 2011 anche Francesco ha fatto ieri un colloquio in diretta audio e video con un gruppo di astronauti in orbita a 400 chilometri dalla Terra. Ha chiesto com’era il pianeta visto dall’alto e gli hanno detto che appariva «senza confini, fine e labile, fragile».

Colpito dal sentirsi dire da lassù quello che pensa e predica da quaggiù, ha chiesto ancora se qualcosa li aveva sorpresi, nell’esperienza straordina­ria che stanno facendo, e quelli, emozionati di parlare con il Papa, hanno risposto che dalla loro orbita «la prospettiv­a

è incredibil­e, è un po’ come vedere la Terra con gli occhi di Dio e vedere la bellezza incredibil­e del nostro pianeta». Hanno parlato per 25 minuti. Francesco ha fatto sei domande e gli astronauti, che erano sei (due russi, tre statuniten­si, un italiano), si sono ingegnati a rispondere nella confusione delle lingue e dei cuori. Il colloquio è stato dato in diretta dal Centro televisivo vaticano e la Sala stampa ne ha pubblicato la trascrizio­ne. Come immagine televisiva la scena era quasi buffa: il Papa era seduto a una scrivania spoglia in una saletta dell’Aula Paolo VI e vedeva gli interlocut­ori su uno schermo posto pochi metri davanti a lui.

«Buongiorno, o buonasera» ha detto scherzosam­ente Francesco al primo saluto, alludendo al fatto che lassù «mai si sa» come stiano le ore. Ha poi fatto domande alte («Dalle sue esperienze nello spazio, qual è il suo pensiero sul posto dell’uomo nell’universo?» ha chiesto a Nespoli), ma anche domande di comune curiosità e si è pure scusato di questo: «Dicono che le donne sono curiose ma anche noi uomini lo siamo». Che cosa vi ha motivato a diventare astronauti? Che cosa vi dà gioia nel tempo che passate sulla stazione spaziale?

Parlava con l’equipaggio della Stazione spaziale internazio­nale (Iss) denominata Missione 53: «Voi siete un piccolo Palazzo di Vetro, questo è l’esempio che ci date. Grazie Colloquio Francesco parla con gli astronauti da un umile tavolo in legno (Afp) perché siete rappresent­anti di tutta la famiglia umana nel grande progetto di ricerca di questa stazione spaziale». Questa era una delle ultime battute.

Le risposte sono state in italiano, in russo, in inglese. L’italiano del gruppo, Paolo Nespoli, traduceva per il Papa. Per Nespoli, 60 anni, questa era la seconda volta che parlava con un Papa da una Stazione spaziale: era infatti a bordo di quella stessa Stazione anche quando fu Benedetto XVI a collegarsi, il 21 maggio 2011. A Nespoli era morta la mamma nel corso di quella sua presenza in orbita e il Papa gli aveva detto d’aver pregato per lui.

Di preghiera si è parlato anche ieri. Prima dell’ultimo saluto Francesco ha parlato così: «Grazie tante, cari amici, vorrei dire: cari fratelli, perché vi sentiamo come rappresent­anti di tutta la famiglia umana nel progetto di ricerca che è la Stazione Spaziale. Vi ringrazio per questo colloquio, che mi ha molto arricchito. Il Signore benedica voi, il vostro lavoro e le vostre famiglie».

Ci rappresent­ate Siete rappresent­anti di tutta la famiglia umana nel progetto di ricerca che è la Stazione Spaziale

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Papa Francesco durante il collegamen­to con l’equipaggio della stazione spaziale internazio­nale
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