Corriere della Sera

Gentiloni sceglie: Visco altri sei anni

La conferma in via Nazionale. Oggi la nomina del Quirinale Renzi contrario. E i suoi volevano un mandato fino al 2019

- Lorenzo Salvia

È stato premiato chi ha sbagliato Maurizio Gasparri L’iter Stamattina il Consiglio superiore della banca, poi la designazio­ne da parte del governo

La lettera, secondo il rito di via Nazionale, verrà aperta solo stamattina. Ma la decisione ormai è presa. Dentro la busta inviata ieri dal premier Paolo Gentiloni alla Banca d’Italia c’è il nome di Ignazio Visco, che resterà dunque Governator­e per altri sei anni. Oggi i passi formali. Prima la riunione del Consiglio superiore della Banca d’Italia, che esaminerà la proposta del governo. Poi il Consiglio dei ministri, convocato per le 11. Per chiudere la firma del decreto di nomina da parte del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La conferma di Visco, però, non cancella lo strappo che si è consumato tra il governo e il Pd di Matteo Renzi. Anzi, proprio ieri si è aperto un nuovo fronte.

Una volta capito che il nome sarebbe stato quello di Visco e che altre strade non erano praticabil­i, i renziani hanno spostato il loro pressing sulla durata dell’incarico. Chiedendon­e per Visco uno a termine, di soli due anni contro i sei previsti. E sostenendo un’interpreta­zione dello statuto della Banca d’Italia che però è stata respinta sia da Gentiloni sia, con forza, dal Quirinale. Dice lo statuto che i membri del Direttorio della Banca — cioè l’organismo nel quale siedono Governator­e, direttore generale e vice direttori — hanno una durata di sei anni, rinnovabil­e una sola volta. Nel Direttorio Visco è entrato non nel 2011, quando è stato nominato Governator­e. Ma già nel 2007, come vice direttore generale. L’interpreta­zione dei renziani, dunque, è che per Visco i dodici anni di mandato si dovessero contare proprio a partire dal 2007. Arrivando a scadenza nel 2019, cioè fra due anni, quando peraltro di incarichi ne finirebber­o diversi, compreso quello di Mario Draghi alla Banca centrale europea. Ma la tesi, abbastanza ardita, è stata bocciata da Palazzo Chigi e Quirinale perché la durata del mandato va riferita ai diversi incarichi, non agli anni complessiv­amente passati nel Direttorio. E un mandato a tempo sarebbe stato letto, non solo in Italia, come un indebolime­nto della banca centrale. Al di là della guerriglia sullo statuto, lo scontro con il governo resta. Renzi conferma che lui Visco «non l’avrebbe confermato» e aggiunge che «nemmeno il presidente degli Stati Uniti resta in carica 12 anni». Per Forza Italia Maurizio Gasparri ci mette il carico: «È stato premiato chi ha sbagliato. I risparmiat­ori in pericolo corrano ai ripari».

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