Il giallo della coltellata a «Johnny» Ucciso in casa l’amico di Balotelli
Londra, il promoter frequentava i calciatori della Premier. Indagata una ragazza
La scena del delitto è in uno dei quartieri più esclusivi di Londra, il Park Royal. Qui, in un appartamento signorile da oltre 550 mila sterline, è stato ucciso con una pugnalata al cuore un amico di Mario Balotelli e di altre star della Premier League, un «businessman» — così lo hanno definito il Sun e il Daily Mail — nigeriano di 29 anni amante del lusso e della bella vita. Laureato all’Università del Kent, si chiamava Mayowa Ogunbayo. Ma nelle discoteche della City — per le quali svolgeva un’attività a metà tra l’organizzatore di eventi e il pierre — tutti lo conoscevano come «Johnny John», un tipo assai gioviale, sempre elegantissimo, giacche Armani, magliette attillate Moschino e Givenchy, catene e orologi massicci d’oro, lo smartphone griffato Paco Rabanne. E le «fuoriserie» — Ferrari e Porsche — mostrate in innumerevoli foto postate su Facebook, Twitter e Snapchat.
Immagini in cui «Johnny John» compariva sovente assieme a Balotelli che nella Premier League ha giocato per quattro stagioni: tre al Manchester City (sino al 2013) e una al Liverpool lasciato nel 2015 per approdare al Nizza. Selfie ripetuti a raffica: Ogunbayo, tarchiatello e talvolta con la barba folta da predicatore, e Supermario (magari a petto nudo) assieme davanti a qualche locale o in casa. Oppure sorridenti in un breve video girato dentro un’auto guidata dallo stesso amico di Balo. Poi altri selfie nelle discoteche, quasi tutti con volti noti della Nigeria, tra cui «Oba Oba» Martins, ex interista, per un periodo in Premier e poi finito in Cina. O anche il cantautore Wizkid, in posa davanti l’ingresso della Royal Albert Hall.
Attorno al delitto su cui indaga «Scotland Yard» è mistero fitto: a dare l’allarme, nella notte tra venerdì e sabato, è stata una ragazza di 21 anni che stava nel lussuoso appartamento in Lakeside Drive, un vialone alberato che attraversa Park Royal, quartiere londinese di uffici e business. Una telefonata al centralino d’emergenza che parlava di semplice «malore».
Quando i medici sono arrivati Ogunbayo — steso sul pavimento, i vestiti insanguinati — era agonizzante. È morto circa un’ora dopo. L’autopsia al Northwick Park Hospital ha spazzato via ogni dubbio: il promoter nigeriano è stato colpito da una pugnalata che gli ha spaccato il cuore.
Gli investigatori hanno arrestato la ragazza rilasciandola però poche ore dopo dietro il pagamento di una cauzione. Sarà interrogata di nuovo a metà novembre. Non è ancora chiaro se fosse proprio lei la fidanzata ufficiale di «Johnny John», quella con cui divideva l’abitazione e a cui il promoter aveva di recente chiesto di sposarlo.
Un portavoce della polizia parla di vicenda «inspiegabile» e, seppure l’indagine sia per omicidio, non viene escluso che «Johnny John» si sia inflitto la ferita mortale da solo. Anche se resta difficile, come racconta un vicino intervistato da un tabloid, «immaginarlo mentre si colpisce al cuore con un coltello».
Ogunbayo «era giunto in Inghilterra assieme alla mamma e ai tre fratelli» racconta all’Evening Standard uno dei suoi più cari amici, Ayodele Samson. Aveva trovato un impiego in un albergo a cinque stelle, studiando al college. Poi si era messo in proprio — business e pubbliche relazioni — allacciando i contatti con i calciatori.
L’account twitter di «Balo» intanto è fermo a un cinguettìo risalente al 9 ottobre. Supermario pare aver rimosso «Johnny John» che pure «parlava spesso del calciatore — ricorda l’amico del promoter nigeriano — descrivendolo come un ragazzo semplice e cordiale, assai distante da quegli atteggiamenti in campo per cui lo criticavano».