Corriere della Sera

«Mamma, chi più di te merita una lettera d’amore?»

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Mamma, sei venuta a trovarmi con un Corriere sotto braccio e, come sei solita fare con le cose più belle e più buone che tieni sempre in serbo per noi figli, commossa mi hai detto di leggere la lettera d’amore intitolata «Ho un uomo segreto da dieci anni». L’ho letta e mi sono commossa anch’io per la tenerezza, la misura e il controllo dei sentimenti, per quell’amare segretamen­te che non ho inteso come sordido ma come saper stare al «proprio posto», e allora ho pensato che se dovessi scrivere una lettera d’amore, ora la scriverei a te.

Ci sei sempre stata in tutto e non ti ho mai ringraziat­o come avrei dovuto: nella cura che ti sei presa dei miei figli, nell’assistenza giornalier­a che hai dato a mio marito negli ultimi mesi della sua vita, nell’accudirmi come una bambina quando, dopo la sua morte, avrei voluto morire anch’io, nel gioire della mia ripresa, nell’accettare le mie amicizie e tutte le mie iniziative come cose buone e giuste. Parli con tutti e dici sempre che la cosa più bella che hai fatto sono i tuoi figli (eppure siamo così normali!); hai avuto una vita semplice e modesta, ma quando parli di noi figli hai la fierezza e l’orgoglio di una regina. Madre tu sei l’eternità per me, chi più di te si merita una lettera d’amore? Cosetta Marchesini, Milano Ogni venerdì pubblicher­emo in questa pagina una lettera o una storia d’amore

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