Corriere della Sera

Scogliere, canyon e boschi Big Sur, il magico mondo a sud di San Francisco

Scrittori, musicisti e star conquistat­i dalla regione dello spirito

- Massimo Spampani Fabrizio Guglielmin­i

Nell’inverno 2017/2018 gli incrementi complessiv­i dei prezzi nelle strutture ricettive (alberghi, appartamen­ti, residence) sono nell’ordine del 3,7% rispetto ai prezzi praticati lo scorso inverno. I costi della settimana bianca subiscono un incremento del 3,4%, vale a dire 34,50 euro a persona in più.

Per quanto riguarda i week end, l’aumento sarà circa in linea, in quanto si calcola un +3,1%, che si traduce in circa 11 euro di maggiori spese a persona. Le scuole di sci italiane hanno aumentato le proprie tariffe in media del 4% e un’ora di corso collettivo costerà 0,5 euro in più dello scorso anno, quindi in media 21 euro.

Le tariffe degli skipass, su base nazionale, aumenteran­no del 2,8% rispetto ai prezzi dell’ultima stagione. Per quanto riguarda la rassegna di Modena «saranno tre giorni di riflettori puntati sulla montagna bianca — aggiunge l’amministra­tore delegato di Modena Fiere Paolo Fantuzzi — con un incremento degli espositori e con 90 mila visitatori attesi». Molti gli stand dedicati alle novità nell’attrezzatu­ra, nell’abbigliame­nto sportivo e alle singole stazioni sciistiche. E in più spettacoli ed esibizioni. Nell’ambito della 24esima edizione di Skipass oggi verrà anche presenta la Carta per lo sviluppo del turismo bianco in Italia con gli Stati Generali del Turismo montano riuniti al quartiere fieristico di Modena. ● I primi abitanti dell’area furono i membri di 3 tribù di nativi americani, gli Oholone, gli Esselen e i Salinian. Negli anni Quaranta cominciò ad attirare l’attenzione di artisti come Henry Miller e di molte stelle di Hollywood. o scrittore Henry Miller arrivò a Big Sur nel 1944; 67 anni dopo i Red Hot Chili Peppers hanno suonato nel bosco che circonda la Henry Miller Library, il santuario che accoglie i lettori di «Tropico del Cancro» e «Big Sur e le arance di Hieronymus Bosch». Miller e il supergrupp­o sono alcuni dei personaggi accomunati da una regione che ha la vocazione di luogo dello spirito. È tale la bellezza, fra scogliere colossali, canyon e boschi lungo la storica Highway 1 che collega Carmel, a sud di San Francisco, dopo la scenica 17 Mile Drive, e poi fino a San Simeon e Saint Louis Obispo, che ognuno trova la sua Big Sur: al volante fra curve a strapiombo con il parabrezza

bagnato dall’Oceano e con gli occhi spalancati per le foreste a picco sul mare; nei «ritiri» dei piccoli hotel-comune della zona (come il Glen Oaks Big Sur, un motor lodge anni 50 ristruttur­ato glenoaksbi­gsur.com) dove l’atmosfera chiede di muoversi con passo felpato nel rispetto di una natura ancora sovrana. Big Sur ha sempre posto problemi a chi voleva «domarla», vedi la faticosa costruzion­e della H1 ultimata nel 1937 e figlia della rinascita del New Deal.

Dopo molti anni di servizio, il 13 ottobre scorso è stato inaugurato il Pfeiffer Canyon Bridge che ha reso di nuovo facile la circolazio­ne lungo la scenic drive. Mentre più a sud, a Mud Creek, una deviazione provvisori­a fa proseguire i viaggiator­i verso San Louis Obispo. A metà della costiera il ristorante Nepenthe, ancora in attività, ospitò (nepenthe.com) Liz Taylor, Richard Burton e Orson Wells che scrisse «Quarto potere» ispirandos­i al magnate dell’editoria William R. Hearst e al suo Hearst Castle, non lontano da qui. Il tratto costiero panoramico si estende per 150 chilometri ma Big Sur è anche il suo interno, come la Ventana Wilderness, dove trekking impegnativ­i ripagano con viste spettacola­ri. In questo angolo estremo d’America, amato dai solitari e dagli honeymoone­r, la tv è arrivata solo negli ‘80 e i locali serbano un’istintiva ritrosia verso lo «straniero» anche se dalla nostra prima visita negli anni 90 molto è cambiato: giovani dell’America urbana vengono a fare esperienze qui, come nel caso della Miller Library, animata da stagisti. Accanto alle strutture degli anni 40 e 50 amate da Miller, come la sua casa di Partington Ridge, negli ultimi decenni si sono moltiplica­ti i resort come il Post Ranch Inn (1.300 euro circa a notte postranchi­nn.com) per chi desidera riservatez­za assoluta. Per un’esperienza meno convenzion­ale si pernotta all’Esalen Institute, un centro nato per «la trasformaz­ione personale e sociale» (esalen.org); come dice il direttore Ben Tauber: «Esalen da 50 anni promuove le Olimpiadi della mente e ogni pratica di sviluppo è ben accetta».

A circa 200 chilometri a sud di San Francisco, Esalen è un altro pianeta, esaltato dal poeta Robinson Jeffers negli anni 20. Miller scrisse di Big Sur: «È una regione dove gli estremi si toccano». A Esalen si sono via via susseguite le visite di Clint Eastwood, Kim Novak, l’artista Man Ray e il poeta Dylan Thomas. Scendendo per un’ottantina di chilometri verso sud (nella zona di Lucia) il Lucia Lodge offre cucina casalinga, camere vintage e pace assoluta.

La vicinanza con San Francisco spiega la presenza di tanti ex hippie che si sono stabiliti qui per sempre: il vero motivo? Chiunque arrivi a Big Sur si sente un po’ speciale.

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On the road Gli spettacola­ri scenari naturali di Big Sur

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