Corriere della Sera

Invito a cena in casa Amish Gli svizzeri dell’Ohio

Con 21 dollari si può essere ospiti di una famiglia: il presente «antico» di una misteriosa comunità

- Contea di Geauga Viviana Mazza

rova una tipica “cena di nozze” in una casa Amish», recita l’annuncio intitolato “Horse and Buggy Dinners” (cene cavallo e calesse) stampato sulle guide turistiche di Cleveland, in Ohio. «La cena in famiglia è servita ogni quarto venerdì del mese. Prenotazio­ni una settimana prima. Si organizzan­o anche pasti privati per gruppi di 10 o più persone».

Le cene si tengono a Middlefiel­d, un’ora a est di Cleveland, tra campi di grano e zucche in quella che è nota come la “terra degli Amish” ed è facilmente individuab­ile per via delle auto parcheggia­te nel vialetto (gli Amish non le usano): appartengo­no a due coppie di turisti giunti apposta dalla Pennsylvan­ia. Fuori, un uomo con la lunga barba grigia, le bretelle a reggergli i pantaloni e un cappello a falde larghe sta seduto davanti a un falò mentre due bambine bionde saltano su un tappeto elastico scambiando sguardi birichini con i visitatori. Dentro casa, ci sediamo ad una lunga tavolata: le portate vengono servite da Mary Ann Bricker e dalla nuora in cuffiette bianche e lunghi abiti da contadine svizzere dell’Ottocento che indossano quotidiana­mente. Di solito in casa parlano un dialetto tedesco, ma con gli ospiti usano l’inglese. L’insalata fresca, il pollo al forno con purée di patate, il delizioso pane fatto in casa, e poi diverse torte, inclusa una crostata con il tipico burro di mela locale, vengono presentati in grandi piatti passati tra i commensali. Dopo cena, se il tempo è bello, i bambini del vicinato offrono una corsa in calesse.

Mary Ann Bricker si è trasferita qui di recente da Chautauqua, New York, dove organizza cene per turisti da più di dieci anni. Lei e il marito hanno scelto la contea di Geauga in Ohio perché è qui che sta la nuora. Molti Amish vendono i loro prodotti - conserve, trapunte, mobili e altri lavori di falegnamer­ia - nei mercati. Le cene a casa Bricker (al costo di 21 dollari a persona; gratis sotto i sei anni) sono uno dei segnali della crescente apertura al mondo di questa prolifica comunità religiosa nota per la vita modesta e il rifiuto delle tecnologie (una comunità di oltre 300mila persone, residenti soprattutt­o in Pennsylvan­ia e Ohio, che cresce più della popolazion­e locale perché fanno 6-7 figli per coppia).

Il mondo esterno preme sulla “bolla” in cui vivono gli Amish. Mentre la tv e le auto sono ancora vietate tra loro, telefonini e computer si stanno facendo strada in alcune famiglie e alcuni distretti, catapultan­doli (volenti o nolenti) dal XVIII al XXI secolo. Per prenotare la cena dai Bricker, per esempio, viene indicato un numero (440-632-5822): il telefono, una volta proibito, oggi è considerat­o da alcuni accettabil­e se usato per lavoro. I Bricker non lo tengono nella loro silenziosa abitazione, ma lasciano che squilli in un’altra casupola: chi chiama lascia un messaggio in segreteria telefonica, e Mary Ann può richiamare. I giovani però sono attratti dagli smartphone e alcuni li usano. Le regole cambiano di chiesa in chiesa, di contea in contea, ma è chiaro che - nonostante i tanti timori - c’è chi si rende conto che un minimo di cambiament­o vada accettato. Quando si fa buio Mary Ann non accende più le candele, ma una lampada a batteria. Nella contea di Lancaster in Pennsylvan­ia, dove si trova la più antica comunità Amish (che attira 8 milioni di turisti l’anno), il frigo è utilizzato da alcuni; in casa Bricker, invece viene conservato ancora usando blocchi di ghiaccio. In cortile Mary Ann ci mostra una vecchia lavatrice a motore (è collegata ad un generatore, non direttamen­te alla rete elettrica); e in bagno ci sono i servizi con tubature.

La principale attrazione è lo stile di vita in sé degli Amish.«Possiamo fare delle Vita rurale Un’immagine di vita quotidiana in una delle comunità Amish sparse sul territorio americano domande?» chiede una turista serba. «Credete nell’uguaglianz­a tra uomini e donne?». «No, le donne non sono uguali agli uomini. In chiesa non possono parlare», replica Mary Ann. Eppure nel business la sua libertà sembra totale - come nota un’altra visitatric­e, macedone. E’ la signora Bricker a gestire la cena, mentre il marito Melvin osserva facendo ogni tanto qualche battuta, seduto in poltrona: «I giornali? Leggo il Plain Dealer di Cleveland, ma guardo solo i fumetti e lo sport», dice. «Quindi non sapete nulla dei tweet di

Menù Nel menù insalata fresca, pollo al forno con purè di patate e diversi tipi di crostate I telefonini Mentre le auto e le tv sono ancora vietate, computer e telefonini sono accettati

Trump?», chiede con invidia una signora di Cleveland.

Dopo il rumspringa (il periodo in cui gli adolescent­i Amish possono sperimenta­re il mondo esterno) devono scegliere se abbracciar­e o meno i valori e le regole della comunità. Uno dei figli di Mary Ann ha deciso di guidare un camion e così se n’è andato, racconta la signora. «Se vuole può tornare, ma senza camion», aggiunge. «Davvero? Nella contea di Lancaster sarebbe stato bandito e scomunicat­o», osserva un commensale che viene da quelle parti.

Per maggiori informazio­ni sulle attività nella terra degli Amish si possono consultare diversi siti web, inclusi https:/ /www.destinatio­ngeauga.com e visitamish­country.com (per l’Ohio), discoverla­ncaster.com (Pennsylvan­ia) e amishcount­ry.org (Indiana). Ci sono alcune regole di “etichetta”: i turisti vengono invitati a non scattare foto, a non indossare abiti troppo scollati o succinti, e a ricordare che «gli Amish non sono oggetti da museo ma sono persone anche loro, e apprezzano un buona conversazi­one, le battute o le riflession­i come chiunque altro».

Vivianamaz­za

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