Spiagge, sì della Camera al riordino delle concessioni Più trasparenza sui canoni
(enr. ma.) Primo sì alla Camera sulla riforma delle concessioni balneari che, tra l’altro, contiene una norma di trasparenza voluta da Andrea Mazziotti (Civici e Innovatori), che prevede l’obbligo per i comuni e per i concessionari degli stabilimenti balneari di pubblicare l’importo dei canoni sui propri siti Internet. I cittadini che pagano servizi spesso a caro prezzo conoscerebbero così i canoni versati dalle aziende. Canoni così bassi da far incassare allo Stato appena 103 milioni l’anno, una media di 6 euro al metro quadro. La legge nasce per recepire la direttiva Bolkenstein sulla liberalizzazione delle concessioni demaniali. La normativa passata alla Camera contiene in realtà solo dei timidi passi in questa direzione, trattandosi di una delega al governo. Il quale dovrà prevedere criteri e modalità di affidamento secondo concorrenza, ma nel rispetto delle diverse peculiarità territoriali e delle forme di gestione integrata dei beni e delle attività, tutelando gli investimenti fatti dai gestori finora. Ci saranno anche limiti massimi di durata delle concessioni ma dopo una fase transitoria. Il provvedimento passa ora al Senato. Diventerà legge prima dello scioglimento delle Camere? Le categorie dei balneari e i comitati no Bolkenstein sono decisamente contrari alla legge, contro la quale ieri hanno votato i 5 stelle, Forza Italia e Direzione Italia.