Ripresa spinta dai settori hi-tech L’exploit della «meccanica 4.0»
L’indagine Prometeia Intesa: anche la redditività ritorna ai livelli pre-crisi
MILANO La selezione darwiniana della Grande Crisi ha lasciato al tappeto molte aziende, ma quelle che sono rimaste in piedi adesso sono forti e competitive, più di quanto non lo fossero prima. La ripresa è robusta e la conferma arriva dall’industria manifatturiera che accelera oltre le previsioni, alimentata sia dalla domanda interna sia dall’export. L’Analisi sui Settori industriali di Prometeia-Intesa Sanpaolo indica una crescita del fatturato quest’anno pari al 2,3%, a fronte della stima di maggio del +1,6%, e un incremento del 2% nel prossimo biennio. La meccanica, grazie anche al Piano Industria 4.0, torna a far parte dei settori trainanti con una crescita attesa nel 2018-2019 del 3,1%. La redditività torna ai livelli precrisi.
Cifre che per Intesa Sanpaolo avranno un riflesso anche sul Pil: «Il prodotto interno lordo per quest’anno potrebbe registrare un incremento dell’1,6% annuo», ha spiegato il capo economista di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice, individuando una forchetta compresa «tra l’1,5% e l’1,6%»: «In effetti la dinamica della domanda interna (consumi e investimenti) — ha proseguito De Felice — è sicuramente superiore alle aspettative. Il dato che verrà reso noto dall’Istat il prossimo 14 novembre potrà sorprendere verso l’alto segnando un incremento dello 0,5% trimestre su trimestre e dell’1,5-1,6% su base annua». Mentre la crescita mondiale vedrà un aumento più contenuto rispetto al passato (3,6%-3,7% tra il 2017 e il 2018 contro l’oltre 5% degli anni precedenti).
Non è solo la meccanica a crescere più della media, ma tutti i settori a medio-alto contenuto tecnologico. In testa quello degli Autoveicoli e moto, seguito dalla Farmaceutica, dal Largo consumo (in particolare la Cosmesi) e dall’Elettronica. C’è anche un ritorno della redditività sui livelli pre-crisi, nonostante nel 2016 abbia pesato il rallentamento dell’attività produttiva e l’aumento, nella seconda metà dell’anno, dei prezzi delle materie prime. La redditività operativa (Roi) ha superato l’8% nelle aziende di tutte le dimensioni.
Lo studio descrive una realtà in rapida evoluzione, come ha sottolineato il presidente di Prometeia, Angelo Tantazzi, durante la tavola rotonda a cui hanno partecipato Sonia Bonfiglioli (Gruppo Bonfiglioli), Stefano Porcellini (Biesse), Dario Scotti (Riso Scotti) ed Helmut Senfter (Grandi Salumifici Italiani). Tratto comune alle diverse aziende, per far fronte alla crisi, la revisione dei modelli interni e la razionalizzazione dei costi, uniti alla capacità di innovare. Ora da giocare c’è la partita dei mercati esteri.