Roghi e Pm10, emergenza dal Piemonte alla Lombardia
DAL NOSTRO INVIATO
L’emergenza incendi non si ferma. Anzi: si estende. Dopo il Piemonte (soprattutto a Torino resta l’allerta smog con numeri record) il fuoco sembra aver messo sotto attacco anche la Lombardia. Tra Varese, Como, Sondrio e Brescia sono andati in fumo 200 ettari di verde. Roghi che ricordano tanto quelli che da 10 giorni stanno flagellando la Val di Susa e il Cuneese dove anche ieri gli interventi dei Canadair si sono susseguiti senza sosta: le fiamme divampano in montagna. E sospinte dal vento scendono sino a lambire i centri abitati. Cento ettari sono così spariti nelle vicinanze del Passo della Forcola, non lontano dal lago di Como, dove cinquanta famiglie sono state evacuate. Pochi dubbi che dietro il fuoco ci sia la mano dell’uomo: a Varese, dove è stato preso di mira il parco regionale Campo dei Fiori, sono stati trovati due inneschi e si indaga per incendio doloso. Focolai sono stati segnalati anche sopra Trento e nel Lazio, nel Reatino: qui la Regione ha chiesto l’intervento dei mezzi aerei. Ma la situazione più grave resta in Piemonte che ha visto inceneriti almeno 2 mila ettari di verde. Si lotta ancora contro il fuoco a Susa, nella confinante Mompantero, a Bussoleno, nel Canavese. Paura per il Parco del Gran Paradiso minacciato dalle fiamme. A Villar Focchiardo è stato denunciato per incendio colposo un 50enne che avrebbe appiccato le fiamme in una zona boschiva. «Se ci fosse anche la mano dell’uomo si aggiungerebbe tragedia a tragedia», ha detto il governatore Chiamparino in un sopralluogo nelle zone flagellate dai roghi. Gli incendi stanno inoltre portando la concentrazione di polveri sottili a livelli mai visti. Record di 354 microgrammi per metro cubo a Beinasco, al confine con Torino: dunque oltre 7 volte il limite consentito di 50. Ma ovunque da queste parti le centraline hanno riportato valori elevatissimi, tra cui un inusuale 204 per Pinerolo, sempre nella norma. Proprio tra il capoluogo e Beinasco si disputerà stamane Turin Marathon, il cui via era stato messo in dubbio per il troppo smog. Ma dopo una riunione in Prefettura è arrivato il via libera «non essendoci particolari criticità». Con una raccomandazione agli atleti: «Fermarsi in caso di difficoltà respiratorie».