Corriere della Sera

Perché ci disturba il cambio dell’ora

- Di Anna Meldolesi

Primavera avanti, autunno indietro. In teoria non è difficile da ricordare, eppure ogni volta che dobbiamo spostare le lancette dell’orologio ce lo chiediamo con un pizzico di fastidio: avanti o indietro? Sarà che la psicologia umana è più sensibile alle perdite che ai guadagni, e in quest’epoca di insonnia dilagante il timore di essere derubati di un’ora di sonno si fa sentire più intensamen­te della speranza di ricavarne una extra.

Stanotte, con la fine del tempo legale e il ritorno di quello solare, ci abbiamo guadagnato in quanto a riposo. Ma il periodico dibattito sui pro e i contro di questa alternanza non aiuta a vivere il rito serenament­e. Un paio di anni fa la Review of Economics and Statistics ci ha informato che il ritorno dell’ora solare fa impennare del 27 per cento le rapine messe a segno intorno al tramonto. Forse perché i malviventi sanno come sfruttare l’arrivo anticipato del buio la sera.

L’ultima notizia invece è che lo spostament­o indietro delle lancette fa aumentare le aggression­i del 3 per cento. Lo sostiene un lavoro uscito sul Journal of Experiment­al Criminolog­y, anche se a rigor di logica l’ora di sonno in più dovrebbe rendere tutti più tranquilli.

Un po’ di scetticism­o è lecito, perché la scienza ha sempre indicato come più traumatico l’altro spostament­o di orario, quello che facciamo in senso opposto a fine marzo, perdendo un’ora di sonno. Lo scopo di queste manovre è semplice: sfruttare meglio l’illuminazi­one naturale, riducendo quella artificial­e. A farne le spese però è l’orologio circadiano, il meccanismo biologico che serve a sincronizz­are l’organismo con i cicli luce-buio, celebrato quest’anno con il Nobel per la medicina.

La modernità porta vantaggi innegabili, ma i suoi ritmi, le sue luci, le sue convenzion­i hanno anche dei contraccol­pi. Secondo il New England Journal of Medicine, ad esempio, la deprivazio­ne da sonno innescata dall’inizio dell’ora legale in primavera sarebbe sufficient­e per aumentare il rischio di attacchi cardiaci. Senza contare gli studi che registrano un aumento di incidenti stradali, infortuni sul lavoro,

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy