Corriere della Sera

Effetti nocivi quando i reni funzionano male

- A.V. Alice Vigna

essuno ha sospettato che l’alluminio potesse essere tossico fino a metà anni 70, quando si è visto che si trovava in eccesso in pazienti in dialisi morti per complicanz­e cerebrali. Oggi si sa che ha effetti deleteri soprattutt­o in chi già soffre di insufficie­nza renale perché si accumula nei reni senza poter essere smaltito: in questi casi compromett­e la salute delle ossa e provoca anemia, oltre a essere responsabi­le di un’encefalopa­tia potenzialm­ente fatale. Inoltre, respirarne le polveri può causare problemi come la fibrosi polmonare e sembra avere un ruolo nel favorire l’Alzheimer: alcuni studi indicano che nei malati la concentraz­ione di alluminio nel cervello è superiore rispetto alla media. Il metallo è stato al centro delle polemiche sui vaccini perché alcuni contengono sali di alluminio, la quantità è però minima, inferiore a quanto se ne ingerisce con la dieta. di Sanità ha condotto uno studio sul tema, da cui è scaturita una normativa del 2007 tuttora in vigore, in cui si sottolinea che la “migrazione” del metallo dipende molto da temperatur­a, tempo di contatto e natura del cibo.

Solo se l’alluminio tocca l’alimento per meno di 24 ore la temperatur­a di conservazi­one non conta, ma oltre quel limite il contenuto va refrigerat­o o congelato (anche se, negli esperiment­i dell’ISS, il passaggio era minimo anche dopo dieci giorni in frigo ); se il prodotto rimane a lungo a temperatur­a ambiente, l’alluminio può essere scelto solo per cibi che non lo “assorbono” come caffè, spezie, cereali, legumi secchi.

Il rischio di trasferime­nto aumenta con alimenti molto acidi o salati come quelli che contengono aceto, succo di limone o i prodotti sotto sale tipo acciughe o capperi, che quindi non vanno messi in contenitor­i o carta d’alluminio; anche le alte temperatur­e favoriscon­o il passaggio, quindi se si usano pentole in alluminio è meglio togliere il contenuto dopo la cottura, mentre le vaschette vanno congelate o messe in frigo entro 24 ore.

Infine, meglio non coprire con un foglio di alluminio un cibo appena cotto, anche se il recipiente è di altro materiale: nei liquidi caldi il metallo può “sciogliers­i” più facilmente, la condensa quindi potrebbe arricchirs­i di alluminio e ricadere poi nel piatto.

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