Voto a destra contro i 5 Stelle Il caso della lista alleata a Micari
Sulla scheda elettorale sostengono il candidato governatore del Pd, ma nelle riunioni e nei porta a porta starebbero consigliando di votare il candidato di centrodestra. È quanto raccontano stia avvenendo nella campagna elettorale siciliana proprio a pochi giorni dalle elezioni regionali che vengono considerate un test nazionale. Protagonisti della singolare vicenda sarebbero i candidati della lista Sicilia Futura, creatura di Totò Cardinale, nato e cresciuto nella Dc e ministro delle Telecomunicazioni nei governi D’Alema e Amato. La lista dell’ex ministro si è da subito schierata a sostegno del rettore Fabrizio Micari, candidato governatore del centrosinistra. Tuttavia i sondaggi, che darebbero il professore sostenuto dai dem al terzo posto se non addirittura dietro il rivale a sinistra Claudio Fava, avrebbero convinto le truppe di Cardinale al voto disgiunto: ovvero, a optare nel segreto dell’urna per il candidato del centrodestra Nello Musumeci. Non stupirebbe. Del resto, Sicilia Futura annovera al suo interno uomini che in passato hanno militato con ruoli di primo piano nel centrodestra. Tra questi Michele Cimino, già assessore di Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo, così come Edy Tamajo, fino a qualche anno fa colonna portante del Grande Sud di Gianfranco Micciché. L’idea di Cardinale è quella di fare eleggere i suoi e farne all’indomani delle elezioni un piccolo gruppo di «responsabili» pronti a dare il loro sostegno, assicurare la governabilità e impedire la scalata dei 5 Stelle. Il modello a cui si ispirano è proprio quello che a Palazzo Madama si è inventato Denis Verdini. Il ponte tra Sicilia Futura e il centrodestra è rappresentato proprio da Tamajo, il quale, confidano, continua ad avere un’interlocuzione costante con il coordinatore regionale di FI Micciché. L’ex ministro però dissimula e si mostra ufficialmente leale con il rettore: «Sicilia futura appoggia convintamente l’alto e ambizioso progetto politico messo in campo con il professore Micari e il Partito democratico».
Nelle liste della nostra coalizione ci sono personaggi che io non avrei candidato Vedrò solo Musumeci, garanzia di onestà Non ho mai chiamato «terrone» nessuno, a Palermo mi sento a casa mia Quella per la Regione è una corsa tra noi e il Movimento