Corriere della Sera

Il Milan solo e nudo alla prima meta chiede pace tecnica e finanziari­a

Battere l’Aek decisivo per Montella: «La società mi sostiene ma ha bisogno di risultati»

- Atene, ore 19 Arianna Ravelli

aveva già sollevato dubbi sulla solidità finanziari­a dell’attuale presidente Yonghong Li, come se la società non gliel’avesse venduta lui.

Ma è così, in attesa che arrivino traguardi di altro genere (come per il rifinanzia­mento del debito: presto novità), il Milan arriva solo e nudo alla prima meta della sua stagione: vincendo questa sera, chiuderebb­e il discorso della qualificaz­ione ai sedicesimi di Europa League. Non facile però perché visto dall’interno il Milan è un subbuglio che chiede pace all’Europa. Per la prima volta, la sensazione è che Vincenzo Montella sia veramente a rischio se non dovessero arrivare i risultati, qui ad Atene (dove il Milan ha vinto la sua ultima Champions) e domenica sera a Reggio Emilia, con Rino Gattuso eventualme­nte nello scomodo ruolo di traghettat­ore. «A giugno abbiamo fatto la rivoluzion­e, Torello L’ultimo allenament­o del Milan prima della partita in casa dell’Aek decisiva per il primato nel girone di Europa League. Ad Atene, Montella ritrova Bonucci e rilancia Montolivo. In attacco fiducia a André Silva e Cutrone (LaPresse) dopo 4-5 anni difficili. Credo di gestire meglio la situazione rispetto alla scorsa stagione, anche perché ora le critiche sono più giustifica­te» la prima parte della risposta rivolta a Berlusconi. Ma è la seconda la più interessan­te, perché risponde al richiamo dell’ad Marco Fassone che vuole risultati e non si accontenta dei progressi del gioco: «Non è detto che giocando male vinci, anzi. Poi c’è modo e modo di vincere, il mio si comincia a vedere, il terreno è fertile. Io a rischio? Sono davvero sereno, ma non sono incoscient­e, conosco i rischi del mestiere, so che la società mi sostiene con convinzion­e, ma che ha bisogno di risultati».

Eppure Montella fa di testa sua. Nonostante la società avesse insistito per una certa stabilità, cambia ancora la formazione rinunciand­o a molti titolari. «La turnazione è inevitabil­e: anche se per voi sono ultime spiagge, io mi fido dei giocatori». Così, alla ricerca del gol perduto schiera due punte, Cutrone e André Silva (6 reti in Europa), con Calhanoglu trequartis­ta, visto che Suso è un po’ affaticato e partirà dalla panchina. Con Biglia e Bonaventur­a out per infortunio e Antonelli escluso per scelta tecnica, sulle fasce agiranno Borini e Rodriguez e in mezzo Locatelli e Montolivo, che ritrova il campo dopo — almeno così era sembrato — essere sceso dal carro dei sostenitor­i dell’allenatore, per dirla con metafora montellian­a. «Quando si perde esce di tutto — smentisce l’ex capitano —, certo vorrei giocare di più, ma con l’allenatore ci sono stati confronti normali. Sta a me convincerl­o che si sbaglia». La tormentati­ssima fascia di capitano tornerà a riposarsi sul braccio di Bonucci, al rientro dopo la squalifica in campionato. «Penso che la sosta gli abbia fatto bene: criticarlo ci sta, discuterne il valore è illogico», chiude Montella. Mille motivi di riscatto, mille storie individual­i: Montella ha bisogno di quelle di tutti, vecchi e nuovi, per continuare a scrivere la propria al Milan.

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