«Bene sulla privacy Ancora troppi limiti all’uso delle tecnologie»
Albamonte (Anm): un vantaggio per i criminali
Il pm dovrà indicare i luoghi, anche fuori della casa privata, in cui intercetterà Ma come faccio a sapere prima dove andrà l’intercettato?
Il governo annuncia di non aver limitato l’uso delle intercettazioni, ma di averne contrastato l’abuso. Presidente Eugenio Albamonte, l’Anm è d’accordo? «Insomma»
Che intende?
«Apprezziamo lo sforzo del governo. E diamo un giudizio positivo sulla parte di tutela della privacy. Condividiamo il principio, anche se non nasce da una nostra esigenza ma da quella del personaggio pubblico esposto alla pruriginosità dell’opinione pubblica. Però...». Però?
«Ridurre l’uso delle nuove tecnologie, di fatto, è una limitazione delle intercettazioni. Ora si rischi di danneggiare le indagini, non facendoci stare
al passo con i delinquenti. Ma tra 5-6 anni non riusciremo più a fare nulla». Perché?
«I Trojan, gli intrusori informatici, erano usati finora contro mafia, terrorismo e reati associativi. Il Parlamento li ha limitati a mafia e terrorismo. Ora si va ancora più indietro». Ovvero?
«Il pm dovrà indicare i luoghi,
anche fuori della casa privata, in cui intercetterà. Ma come faccio a sapere prima dove andrà l’intercettato?».
Dicono che sono strumenti troppo invasivi e che se ne può fare a meno. Non è vero?
«Si diceva anche del telefono. Ma anche il più babbeo dei criminali ha imparato a usare i rilevatori di microspie e sa che su WhatsApp non si può essere intercettati senza Trojan. E poi, pensiamo allo spionaggio informatico. Per acquisire le prove un pm, sotto il controllo del gip, non può disporre di ciò che il criminale usa. Come fa?».
Vi convince la mancata verbalizzazione delle intercettazioni? «Ci piace che non sia più
previsto solo il riassunto. Avrebbe trascinato il provvedimento di custodia cautelare in un cono di opinabilità, rendendo più fragile anche agli occhi dell’opinione pubblica la misura. Apprezziamo anche che il contraddittorio tra pm, avvocati e giudice sia più snello. Certo qualche criticità c’è ancora». Cioè?
«La polizia giudiziaria non può più verbalizzare ciò che non è rilevante per le indagini. Ma se poi lo diventa? Se un incontro neutro si rivelasse un passaggio di droga, chi ritroverebbe nel mare magno delle intercettazioni quei colloqui? In più sarebbe difficile poi un controllo sull’attività di pg».