Corriere della Sera

Far Oer, le 18 sorelle Nelle isole dell’aurora

Prati infiniti e un cielo che da inverno a primavera tocca tutte le gradazioni di colore possibili: ma il paradiso naturale del Nord è sinonimo di molte altre cose, dall’arte contempora­nea alla buona cucina. E della tranquilla follia dei suoi abitanti, mo

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Il suo ristorante si chiama Koks, ma quello che di lui fa parlare è la tecnica in cucina: fermenta gli ingredient­i che raccoglie ogni mattina nei prati e sulla scogliera sotto casa. Gira col tapper in mano e il coltellino in tasca e setaccia alghe marine, funghetti magici, bacche di ribes. Lo slalom che si fa tra le pecore per arrivare in macchina vale l’antipasto. Anche la scena musicale si è evoluta: c’era una volta il folk di impronta celtica, poi ovviamente è arrivata una diversa scena hip hop, oggi la musica più suonata oltre (purtroppo) a roba da metallari pionieri del viking metal. A Torshavn si suona ovunque e un bel polmone creativo è la Kulture House, una specie di confratern­ita dove l’unica regola è fare buona musica. Per le strade del paese (che poi sarebbe una capitale) fino a mezzanotte non c’è un’anima viva in giro. Pensi dipenda dalle abitudini tipicament­e nordiche (cena alle 6 e massimo 22 a nanna). Invece a notte fonda, come per passaparol­a, escono fuori dal letargo come funghi. Hanno la barba lunga e spesso rossa ma non è una moda hipster, solo un’eredità vichinga. Perché? «Perché siamo lenti», scherzano. Intanto, mentre in Scandinavi­a c’è l’abitudine di svegliarsi presto, qui nel weekend fino a mezzogiorn­o per le strade non c’è nessuno. Le notti che sarebbero piaciute a David Bowie sono quelle del Sirkus, con un corner di cucina indiana e i tavoli che all’una e mezza di notte saltano via per far ballare la gente. A Torshavn tutti girano con uno strumento musicale in mano e ti invitano ai concerti, compresi quelli più classici che si tengono alla Nordic House, il nuovissimo auditorium. A luglio, quando qui le giornate si spalmano fino a tarda notte, un gruppo di ragazzi organizza il «G! Festival», una Woodstock locale sulla spiaggia dell’isola di Eysturoy,

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