Corriere della Sera

Ferrari, l’utile sale del 35% Marchionne alza le stime di fatturato a 4,4 miliardi

- Raffaella Polato

Il copione non cambia. Sergio Marchionne presenta i conti Ferrari e sono, di nuovo, conti record. Avrebbe preferito arrivarci con una Formula Uno altrettant­o in salute, probabilme­nte, ma questa è un’altra storia e ormai se ne riparlerà l’anno prossimo. Il mondiale perso non influenza del resto la corsa dei ricavi e degli utili. Gli uni e gli altri viaggiano in anticipo sulla tabella di marcia ufficiale. Nell’uno e nell’altro caso, le performanc­e sono tali da consentire di ritoccare al rialzo i target per fine 2017. E il gruppo ora punta dritto a quota un miliardo (se non qualcosa di più) per gli utili operativi lordi. Il trend era evidente già nei primi due trimestri. Il terzo, e ancor più il consuntivo da inizio anno, lo conferma e lo rafforza. Tra luglio e settembre Maranello ha consegnato 2.046 Ferrari (il 3% in più sul corrispond­ente periodo 2016), il che fa salire a 6.381 il totale da gennaio (+5%). Ma se, qui, l’obiettivo annuale rimane invariato a circa 8.400 vetture, il maggior tasso di crescita dei ricavi si riflette sul parallelo incremento del fatturato previsto per fine esercizio: i dati dicono che le vendite hanno portato 836 milioni nel trimestre (+7%) e 2,557 miliardi nei nove mesi, per un outlook sull’intero 2017 ritoccato da 3,3 a 4,4 miliardi. È sul fronte redditivit­à, però, che si vedono le migliori performanc­e. L’utile netto sale a 141 milioni (+24%) nel trimestre e a 401 (+35%) sui nove mesi. I 226 milioni di utile operativo netto (+17%, e +29% per i 581 milioni dei primi nove mesi) portano il relativo margine al 31,8%. E i 266 dei profitti operativi lordi (+13%, e +25% a quota 778 da inizio anno) significan­o un margine del 24%. Performanc­e da società del lusso, non dell’automotive, come Marchionne ha sempre considerat­o Ferrari e come la Borsa nei fatti riconosce. La stessa caduta di ieri del 2,98% veniva letta più che altro come una presa di benefici dopo le lunghissim­e corse: +80% (e +100% a New York) solo da inizio 2017.

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