Addio a Simonetti Studiò il cristianesimo e rivalutò Origene
Nella sua casa di Roma è scomparso all’età di 91 anni Manlio Simonetti, professore emerito di Storia del cristianesimo alla Sapienza - Università di Roma e Accademico dei Lincei. Nato a Roma il 2 maggio 1926, si laureò in lettere classiche in quella stessa università nel giugno del 1947. Fu avviato alla carriera accademica dal grande latinista Ettore Paratore, che lo sollecitò allo studio degli autori cristiani antichi, sin lì trascurati a causa di un malinteso pregiudizio classicista. Di essi, Simonetti ha offerto edizioni e traduzioni esemplari, da Cipriano ad Agostino a Gregorio Magno, oltreché fondamentali studi sulla teologia e l’esegesi dei primi secoli. Se tuttavia c’è un autore che maggiormente si può associare al suo magistero, questi è Origene, alla cui riscoperta nel corso della seconda metà del Novecento Simonetti diede un contributo decisivo, che lo ha reso uno tra gli studiosi italiani più conosciuti e apprezzati sul piano internazionale. Pur conservando sempre un approccio scientificamente laico ai testi delle origini cristiane, Simonetti ha contribuito in modo significativo all’aggiornamento del loro studio nell’ambito ecclesiastico, tanto da ricevere nel 2011 il premio Joseph Ratzinger, allora appena istituito.