Corriere della Sera

Zaza, dal rigore sbagliato a uomo della provvidenz­a

In Spagna segna quasi quanto Messi: Ventura è pronto a richiamarl­o per il playoff contro la Svezia

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No, non sarà un ritorno qualsiasi quello di Simone Zaza in Nazionale per lo spareggio Mondiale contro la Svezia. Tra una settimana si gioca la gara di andata a Solna, domani Gian Piero Ventura svelerà le convocazio­ni. E l’attaccante rinato a Valencia è pronto a tornare in azzurro, un anno dopo l’ultima volta. E a 16 mesi dal rigore sbagliato contro la Germania all’Europeo: non certo l’unico, dato che fallirono anche Bonucci, Pellé e Darmian, ma sicurament­e quello che ha scatenato maggiormen­te la fantasia del tribunale dei social, a causa di quella rincorsa fatta di passettini corti e culminata con un tiro a incrociare finito fuori.

Dalla «Zaza dance» a uomo della provvidenz­a, quindi? La realtà probabilme­nte sta nel mezzo. Perché in caso di mancata convocazio­ne di Belotti, appena rientrato da un mese di stop per infortunio e con Immobile alle prese con un leggero affaticame­nto muscolare, l’ex juventino è sicurament­e l’attaccante più in forma del momento: 9 gol in 10 partite di Liga, uno ogni 86’, ne fanno il miglior marcatore del campionato spagnolo, a 2 gol da Leo Messi. Una rinascita, dopo i sei mesi disastrosi al West Ham, subito dopo il fallimento all’Europeo, nei sei mesi che hanno rischiato di compromett­ere la carriera di Zaza: «Non avevo più la stessa forza mentale — ha raccontato l’azzurro a El Pais —. Prima poteva succedermi di tutto, ma niente mi scalfiva. Dopo, qualsiasi cosa mi buttava più in basso. Tutta colpa del rigore? Non per le prese in giro, ma perché con quell’errore ho contribuit­o a distrugger­e tutto quello che avevamo fatto in quel mese e perché la gente ha creduto che io volessi fare il fenomeno, tirando così. Per un mese in ritiro ho calciato i rigori in allenament­o allo stesso modo, senza sbagliarne uno...».

Adesso le ferite personali sembrano rimarginat­e. Anche se non tutto è così scontato, come non è nemmeno scontato l’impiego nelle due partite più importanti dell’annata azzurra: Zaza fu convocato a novembre 2016 per le sfide con Liechtenst­ein Sinistro Zaza segna contro il Siviglia uno dei suoi 10 gol nella Liga (Afp) e Germania, poi è rimasto lontano dalla Nazionale per un anno. Non solo per l’esplosione di Belotti e Immobile (suo primo partner d’attacco nella gestione Conte), ma anche per certi atteggiame­nti che evidenteme­nte non sono piaciuti a Ventura e al suo staff. Non a caso per il doppio impegno di ottobre, con Belotti fuori è stato chiamato Inglese del Chievo. Ma Zaza ha continuato a segnare. E rinunciare a un attaccante come lui, che sa entrare in partita anche partendo dalla panchina come faceva alla Juve, adesso è più difficile.

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