Corriere della Sera

Banche, duello sui controlli

L’istruttori­a della Commission­e: giovedì faccia a faccia tra Bankitalia e Consob

- Ducci, M. Franco, Labate

Nuovo affondo di Renzi su Bankitalia: «Chi ha sbagliato paghi». E giovedì è già stato fissato dalla Commission­e parlamenta­re un nuovo confronto tra Bankitalia e la Consob sul crac di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Un tema caldo, quindi. Che potrebbe diventare incandesce­nte in campagna elettorale. Per questo il presidente del Senato Pietro Grasso medita di sospendere la Commission­e all’avvio della campagna elettorale.

Il nuovo round è fissato per giovedì 9 novembre. Ma intanto Matteo Renzi affonda nuovamente su Bankitalia, prendendos­ela con l’inadeguate­zza dei controlli. La prossima settimana la commission­e di inchiesta sul sistema creditizio ascolterà per la seconda volta sia il capo della Vigilanza di Bankitalia, Carmelo Barbagallo, sia il direttore generale di Consob, Angelo Apponi. L’obiettivo è di approfondi­re una serie di questioni relative al dissesto delle banche venete. Un’ulteriore istruttori­a, insomma, sul crac di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, trattando le vicenda sotto il profilo dei rapporti intercorsi tra Bankitalia e Consob. A richiedere la nuova convocazio­ne di Barbagallo e di Apponi (due giorni fa sono intervenut­i a Palazzo San Macuto) sono stati più gruppi parlamenta­ri. Molti componenti della commission­e sono insoddisfa­tti per le incongruen­ze nelle relazioni di Bankitalia e di Consob, la richiesta di nuovi approfondi­menti potrebbe perciò avvenire su base testimonia­le. Il Pd e il M5S hanno già depositato decine di domande per ottenere risposte scritte. Ma l’intenzione della politica di non mollare sul tema banche è contrasseg­nata dalla presa di posizione di Matteo Renzi. Il segretario del Pd, dopo avere contestato il rinnovo di Ignazio Visco al vertice di Bankitalia, attacca sull’inadeguate­zza del sistema di controlli di Palazzo Koch. «È emerso con chiarezza che il sistema tecnico di vigilanza non sempre è stato all’altezza», scrive nella sua e-news Renzi, aggiungend­o: «I manager e i banchieri che hanno sbagliato devono pagare, ma se vogliamo che qualcosa cambi davvero le alte burocrazie devono assumersi le proprie responsabi­lità».

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