Corriere della Sera

Ma nel partito ora c’è chi dice: governare ci farebbe paura

- DAL NOSTRO INVIATO Al. T.

Vincere, a volte, può essere pericoloso. Meglio arrivare piazzati e godersi il ruolo dei guastatori, mentre gli altri si affannano a gestire la vittoria. Ed è per questo che la lettura degli exit poll, che danno secondo Giancarlo Cancelleri, non gettano nello sconforto i vertici del Movimento. Arrivare dietro di misura può comunque consentire ai 5 Stelle di sbandierar­e il primato del partito (gli altri sono tutti coalizioni di liste) e la forza concorrenz­iale di un Movimento che ancora pochi anni fa non esisteva.

Da giorni in casa 5 Stelle si vive in una condizione di euforia, corrosa da un’ansia crescente: la paura di vincere. Perché arrivare primi in Sicilia vorrebbe dire reggere un peso insostenib­ile. Servirebbe esperienza, che non c’è. Servirebbe­ro flessibili­tà, capacità di adattarsi e di venire a patti con le altre forze, che non ci sono. Con questa legge elettorale, i 5 Stelle per poter governare dovrebbero chiedere il sostegno altrove. Dove? Cancelleri ha rassicurat­o Grillo e Casaleggio: «Non vi preoccupat­e, so io dove trovare gli appoggi giusti». E in effetti ha un suo pragmatism­o e una capacità di interlocuz­ione. L’alleato più naturale potrebbe essere la sinistra di Claudio Fava. Non perché i 5 Stelle siano di sinistra, anzi. Ma perché si potrebbe varare una collaboraz­ione all’insegna dell’antimafia. Del resto Cancelleri prese perfino, nel 2010, il premio Pippo Fava, consegnato nelle sue mani (paradossi della storia) proprio dal figlio Claudio. E se il soccorso rosso fosse impraticab­ile, Cancelleri è sicuro di poter attrarre i consensi di forze minori, pronte a convertirs­i alla causa grillina.

Ma proprio questo preoccupa i vertici. Perché l’alleanza con la sinistra spingerebb­e il Movimento verso posizioni che a livello nazionale sono pericolose, mentre si deve combattere la Lega sul suo terreno. E perché affidarsi a «traditori» vorrebbe dire mandare all’aria anni di battaglie contro il trasformis­mo. Comunque sia, il rischio pantano sarebbe enorme. E di fronte a una situazione del genere, gli altri partiti avrebbero gioco facile a spiegare quel che accadrebbe se M5S, a marzo, dovesse vincere le Politiche: il pantano. Per questo, Grillo e Casaleggio sorridono, mentre Cancelleri è inquieto e rimette in custodia il blu-ray di «V per vendetta», incautamen­te rispolvera­to ieri.

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