Corriere della Sera

Julia contro il bullismo

«Pregiudizi e ostilità, il cinema affronti temi difficili La carriera? Posso scegliere, giro un film all’anno»

- Paola De Carolis

LONDRA «Ho finito il libro, mi sono asciugata le lacrime e ho chiamato il mio agente». È stato amore a prima lettura tra Julia Roberts e Wonder, il librofenom­eno (in Italia pubblicato da Giunti) che dalla sua uscita nel 2012 ha incantato lettori grandi e piccoli di tutto il mondo, ispirando anche un movimento per la generosità di spirito (Choose Kind). Il risultato di quella telefonata, e di mille altre tra produttori, agenti e il regista Stephen Chbosky, è un film che, come il libro, lascia lo spettatore con il desiderio «di diventare una persona migliore».

Il protagonis­ta è August Pullman, Auggie per gli amici, dieci anni, nato con la sindrome di Treacher-Collins e malformazi­oni facciali che lo hanno portato in sala operatoria una ventina di volte. Dopo aver trascorso la prima infanzia tra gli affetti famigliari, Auggie è pronto per affrontare la scuola e, con lei, l’incognita dei compagni, della sala mensa quando non hai amici, delle gite. Roberts interpreta la madre, guardiano, mentore, mastino difensore di un figlio speciale. È lei ad asciugargl­i le lacrime, lei a spronarlo in un film che racconta le complessit­à di ogni giorno, le insidie del bullismo e le ostilità verso chi è diverso. «Sono temi difficili, di cui parlo molto con i miei figli», ha sottolinea­to Roberts, madre di due gemelli di quasi 13 anni e un maschio di 10. «Spero che il film possa intensific­are il dialogo su questi argomenti e ricordare, a chi ne è vittima, di parlare e confidare i propri timori a un adulto. C’è sempre qualcuno che può mediare la situazione».

Wonder è chiarament­e un libro, copione, film che ha toccato il cuore di mamma Ro- berts. «Lo abbiamo letto insieme, in famiglia, e da queste letture sono nate discussion­i importanti». I suoi ragazzi generalmen­te non sono particolar­mente interessat­i al suo lavoro — «francament­e preferisco­no guardare Cars 3» — ma Wonder, nelle sale italiane dal 28 dicembre, è «un must»: un invito «ad abbracciar­e più strette le persone cui vuoi bene, ad amare in modo più rumoroso, perché la vita scorre veloce. È un attimo».

A 50 anni appena compiuti, portati splendidam­ente, l’attrice ha raggiunto un punto della carriera in cui si concede solo un film all’anno. «Dire no a tanti progetti non è difficile — ha spiegato —. Sono fortunata ad aver trovato film che mi appassiona­no più o meno a intervalli giusti, ma non è una regola fissa». Rispetto all’epoca dei primi, grandi successi, da Pretty Woman a Notting Hill, Roberts sembra aver adottato regole profession­ali a lei più consone. Se in passato registi e co-interpreti avevano rilevato una certa ostilità — rimasto storico il caso di Steven Spielberg che dopo Hook - Capitan Uncino promise di non lavorare mai più con lei — Chbosky, già autore e regista di Noi siamo infinito, a Londra l’ha definita «l’attrice perfetta, pronta sempre a mettersi in gioco», mentre il giovane Jacob Tremblay, che interpreta il ruolo di Auggie e, nonostante gli 11 anni, ha già una certa esperienza (è stato il bambino di Room) ha raccontato di aver imparato da Roberts «come trattare tutti con educazione e gentilezza, dagli attori, ai truccatori, ai guardarobi­eri».

L’impression­e è che l’equilibrio tra la sfera profession­ale e personale abbia regalato, a un’attrice che rimane tra le star più apprezzate e remunerate di Hollywood, autoironia e sicurezza. Ci sono stati momenti in cui ha provato «la meraviglia» del titolo, le è stato chiesto durante l’incontro con la stampa? «Sempre, ogni giorno. È il modo in cui ho scelto di vivere la mia vita».

Roberts protagonis­ta di «Wonder» su un bambino deriso a scuola Quando ho finito di leggere il libro mi sono asciugata le lacrime e ho fatto di tutto per portare questa storia sullo schermo

 ??  ?? Mamma Julia Roberts (50 anni) con Jacob Tremblay (11) in «Wonder». Diretto da Stephen Chbosky, il film racconta la storia di Auggie, un bambino nato con una deformazio­ne facciale, che dopo anni di protezione da parte della sua famiglia (Julia Roberts...
Mamma Julia Roberts (50 anni) con Jacob Tremblay (11) in «Wonder». Diretto da Stephen Chbosky, il film racconta la storia di Auggie, un bambino nato con una deformazio­ne facciale, che dopo anni di protezione da parte della sua famiglia (Julia Roberts...

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