Ale, un passato che sa di futuro
Non manca l’amore. Tanto amore, negli abbracci a bordo campo e nell’esplosione del Forum con l’ovazione alla presentazione. Il Figliol Prodigo è tornato a Milano. Ad Ale Gentile non è mai mancata la forza, già debordante fin dalle schiacciate del riscaldamento, confermata in campo con il primo canestro, pure il secondo e il terzo, contro Vlado Micov che non può contenere il toro ex biancorosso e ora bianconero. Men che meno ad Ale manca il talento. Suo anche il primo assist: ovvero, tutti suoi, direttamente o indirettamente, i primi 8 punti della Virtus. L’unico problema è sempre stato quello del controllo della potenza, mica facile con quella cilindrata. Così anche ieri dopo 5’ Gentile ha dovuto passare in panca con 2 falli in groppa. Per lui 12 punti e 2 assist in 11’ nel primo tempo, viziato solo dalle 4 palle perse. La potenza esplode ancora a inizio ripresa quando sale in testa a tutti per il tap-in e la tripla che tengono avanti Bologna. A 17 punti (con 4 assist) nel terzo periodo, Ale viaggia verso il «ventello», che arriva per tenere sempre viva la Virtus. Quando va in lunetta, il Forum ora fischia perché avverte il pericolo. Scongiurato da Goudelock e da una botta di cecità arbitrale che non convalida il punto numero 22 di Gentile. Finisce però con altri applausi per Ale, che ha giocato contro il suo recente passato e il suo probabile futuro.