«Le donne che denunciano? Giusto, ma serve prudenza»
Bellucci difende Tornatore: per lui provo amicizia e rispetto
Monica Bellucci riceve il premio «Virna Lisi» da Giuseppe Tornatore , tra gli accusati nello scandalo delle molestie sessuali: «Ho amicizia e rispetto per lui». Sull’argomento il giudizio dell’attrice è più articolato: «C’era una rabbia atavica, repressa. Giusto denunciare. Ma distinguiamo tra violenza e avance».
«Con Tornatore ho girato un film per cinque mesi. Con Tornatore ho fatto degli spot, e poi mi ha ripreso per un piccolo ruolo in Baaria. Con Tornatore ho un rapporto d’amicizia da 20 anni, lo continuo a sentire ancora oggi». Monica Bellucci ripete il cognome del regista una, due, dieci volte, sembra l’arringa di un difensore. Ieri ha ricevuto il premio alla carriera «Virna Lisi» proprio da Giuseppe Tornatore. Il regista premio Oscar è finito sul banco dei (presunti) molestatori sessuali dopo le accuse che gli ha mosso l’ex velina di Striscia Miriana Trevisan. Sarebbe la prima firma d’autore della succursale italiana del caso Weinstein. I social si esprimono con sfottò e insulti, l’unico linguaggio che conoscono, riprendendo il titolo di un suo film: La migliore offerta. Lui, affabile, colto, sarebbe l’uomo nero che ai colloqui di lavoro sbatte le attrici contro il muro palpeggiandole. Uno scenario che appare sempre più contraddittorio.
Monica Bellucci (i capelli corti per un ruolo «cattivissimo» in un film horror in Australia, tornerà come Bond Lady accanto a 007) fu la sua musa, l’immagine della bellezza femminile in Malèna. Lo difende così: «Ho amicizia e rispetto per Giuseppe, mi si sono aperte mille porte grazie a lui». Complicato se una donna non difende un’altra donna su un tema come quello di essere obbligate a fare ciò che non si vuole per sesso. Ma la posizione di Monica è molto più articolata: «C’era una rabbia repressa, atavica, dentro di noi. Una rabbia esplosa dopo lo scandalo di Hollywood, ed è giusto così».
E ora? «Ora è come un vulcano in eruzione. La lava però può prendere tante direzioni e va incanalata». Cioè? «La rabbia era giusto che scoppiasse, ma può scoppiare in modo sbagliato. Bisogna distinguere tra stupro, ricatto, molestia e avance. Non si può fare di ogni erba un fascio. C’è differenza tra atto di violenza e avance».
Asia Argento è un caso nel caso: molestata da Weinstein, era giovane, c’entrava l’ambizione, però pare abbia avuto un flirt con l’orco... «Per le donne non è facile. Credo che questo cambiamento, voglio dire la denuncia di tante attrici, sta portando a una trasformazione».
Ma si è stupita? Dustin Hoffman, Kevin Spacey, le star cadono come birilli. «Bisogna dissociare la persona dall’opera, chi ha potere non è detto che sia una bella persona, magari il talento è grande ma la persona lo è di meno. Pensa anche alle ragazze anonime, che non hanno una tribuna da cui far sentire la propria voce... Bisogna distinguere tra quello che si fa e quello che si è».
Il vero Porcellum è la legge del cinema? «Parlo non solo di produttori e attori, ma di politici, industriali. Queste cose riguardano ogni ambiente di lavoro. L’abuso di potere riguarda tutti i generi. Ci sono donne di potere che si comportano come i maschi. Il potere logora chi ce l’ha, non è come diceva Andreotti». Si ferma, sorride: «Da qualche giorno vedo gli uomini più gentili».
Monica ha riacquistato il buonumore, l’aveva perso dopo che le abbiamo chiesto se lei sia mai stata molestata: «Che domande mi fai? Vuoi sapere pure di che colore porto le mutandine?». Monica, è una domanda legittima. «Ok, allora ti dico che non esiste donna di qualsiasi ambiente che non abbia conosciuto un gesto inopportuno di un uomo.
Dobbiamo imparare a difenderci. Io ho lavorato come modella da giovanissima. Ora le donne cominciano a parlare e sono felice che le mie due figlie siano nate in un periodo come questo. Stiamo imparando a essere libere e ci stiamo rendendo conto della nostra forza. Una situazione di potere scatena comportamenti non corretti. Non è la sessualità, ma la paura. Certi uomini si eccitano per la paura delle donne, è qualcosa che va aldilà della sessualità stretta. Eravamo bloccate dalla paura, come l’uccellino in gabbia, quando apri il cancellino non esce subito: per paura. È il potere che si ha sulla fragilità».
Una storia antica come Adamo e Eva. «Infatti! Noi siamo il prodotto del passato, le donne a tavola mangiavano i resti del cibo dell’uomo, a noi davano le carcasse degli animali, lo sapevate questo? Mi hanno detto che noi siamo più piccole di statura perché mangiavamo meno degli uomini». Cambieranno le cose? «Io credo di sì. Gliel’ho detto, da qualche giorno vedo negli uomini una gentilezza inedita. Peccato che abbiamo parlato solo del buio e non della luce, avrei voluto dire qualcosa sulla bellezza dell’attrice a cui è legato questo premio,Virna Lisa ».
Non esiste donna di qualsiasi ambiente che non abbia conosciuto un gesto inopportuno di un uomo. Dobbiamo imparare a difenderci Gentilezza «Ora ci rendiamo conto della nostra forza. E da qualche giorno vedo i maschi più gentili»