Boris Johnson mette nei guai Nazanin in Iran E rischia il posto
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
«Boris, lo scherzo è finito»: con questo titolo qualche giorno fa la rivista inglese New Statesman ha messo in copertina Boris Johnson con in testa due orecchie da somaro. E ieri a Westminster l’opposizione laburista ha chiesto le dimissioni del ministro degli Esteri, colpevole di un’ennesima gaffe, ma questa volta dalle conseguenze pesanti. Succede che da un anno e mezzo una donna angloiraniana, Nazanin ZaghariRatcliffe, è prigioniera a Teheran con l’accusa di propaganda sovversiva contro il governo degli ayatollah. E’ stata arrestata quando era in Iran in visita ai suoi genitori assieme alla figlioletta di due anni: che da allora è stata affidata ai nonni, nonostante abbia la sola cittadinanza britannica e suo padre viva a Londra. Qualche giorno fa Boris Johnson ha affermato di fronte a una commissione parlamentare che Nazanin era in Iran «per insegnare giornalismo agli iraniani». Apriti cielo: le autorità di Teheran hanno letto nelle parole del ministro britannico la conferma che la donna non era affatto in vacanza ma implicata in attività sovversive. E hanno minacciato di raddoppiare la sua sentenza, portandola da cinque a dieci anni di prigione. Su Boris Johnson sono piovute critiche di incompetenza: un ex ministro degli Esteri come Sir Malcolm Rifkind ha fatto notare che in quel ruolo ogni parola detta può avere importanti conseguenze e dunque bisogna pesare bene le affermazioni. Una cosa che sembra essere ben lontana dallo stile di Boris Johnson, sempre capace di irritare i suoi interlocutori con battute fuori luogo. Ieri sera, dopo quasi un un’ora di assedio in Parlamento, è arrivato a pronunciare una mezza dichiarazione di scuse e ha promesso che affronterà il caso di Nazanin durante la sua prossima visita in Iran. Ma ormai in tanti, anche nel suo partito, si chiedono se sia più possibile tollerare la sua faciloneria alla testa del Foreign Office. Il problema è che Theresa May è troppo debole per cacciarlo senza destabilizzare tutto il governo. E allora Boris il fanfarone potrebbe cavarsela anche questa volta.