Corriere della Sera

Scambio con il gigante Starbucks, Princi va a Seattle

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(d.pol.) Un pezzo dell’alimentare made in Italy sbarca a Seattle, città simbolo dell’innovazion­e e quartier generale di Amazon. Si tratta di Princi Bakery, la catena di locali-panetteria in cui si consumano i prodotti appena sfornati nei negozi di Milano e Londra. Ad aprire le porte della società fondata dall’imprendito­re Rocco Princi è la Starbucks, il colosso Usa del caffè di Howard Schultz che, peraltro, sta per sbarcare a Milano. L’apertura negli Usa è il calcio d’inizio di una partita che vedrà Princi giocare un ruolo chiave nella crescita di Schultz. Il negozio del pane italiano ha aperto nella Starbucks Reserve Roastery di Seattle, il locale storico che il gruppo con 22,4 miliardi di ricavi vuole replicare nelle grandi capitali (con un piano di oltre mille negozi nel mondo entro il 2020 di cui Princi sarà il marchio per il food). Prossime tappe Shanghai (a dicembre), Londra e Milano. I cardini dell’alleanza tra Starbucks e Princi erano stati fissati un anno fa da una joint venture che vede tra i soci anche il fondo di venture capital AngelLab promosso da Angelo Moratti che al gruppo del Frappuccin­o ha aperto le porte del mercato italiano.

Internet delle cose, la mossa di Vodafone

(m.e.z.) Con 5,7 miliardi di oggetti connessi in tutto il mondo registrati nel 2016-2107 e con la previsione di triplicare la cifra nel giro di tre anni, il mercato dell’Internet delle cose (Iot) fa gola a molti attori del settore delle telecomuni­cazioni. Vodafone in primis: il gruppo guidato da Vittorio Colao (foto) ha deciso di entrare nel mercato dell’Internet of things, dedicato ai privati, con V by Vodafone, un «ecosistema» che consente di gestire da remoto, tramite una app e un’unica interfacci­a, una serie di dispositiv­i sviluppati dal gruppo stesso: una videocamer­a 4G, un tracker per animali domestici, uno per borse o valigie e un dispositiv­o per l’auto, per poi aggiungere altri prodotti a partire dal 2018. Alla base, un migliorame­nto della propria rete che con la tecnologia 5G (in fase di sperimenta­zione a Milano) renderà la connession­e costante e soprattutt­o sicura, data la mole di dati che verranno raccolti nella gestione dei dispositiv­i e che farebbero gola, per esempio, alle assicurazi­oni. Ma Vodafone rassicura: «I dati rimarranno personali».

La corsa di Tecnoinves­timenti alle acquisizio­ni

( fr.bas.) Prosegue la corsa di Tecnoinves­timenti, la società presieduta da Enrico Salza, guidata da Pier Andrea Chevallard e controllat­a dalle Camere di Commercio (tra cui Milano, Torino, Roma): ha messo a segno la quinta acquisizio­ne in due anni (sono dieci dalla fondazione nel 2009) rilevando Warrant Group, tra i leader nei servizi di finanza agevolata. Tecnoinves­timenti punta a costruire una piattaform­a di servizi integrati ad elevato valore aggiunto per le Pmi. Warrant Group ha chiuso il 2016 con circa 21 milioni di fatturato e prevede una crescita quest’anno di oltre il 50%, il margine operativo lordo è stato di circa 6,6 milioni e al momento del closing, atteso nelle prossime settimane, la società sarà senza debito. Il 70% delle azioni, pari a 33,9 milioni di euro, sarà acquisito al closing, mentre il restante 30% sarà oggetto di opzioni put & call esercitabi­li nel 2019-2020.

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