Confcommercio: professionisti a quota 1,3 milioni Boom di freelance
Un milione e 300mila liberi professionisti e lavoratori autonomi: «L’Italia si conferma il Paese delle partite Iva, dei freelance e del lavoro autonomo», sottolinea Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. E infatti, dal 2008 al 2015, il numero dei liberi professionisti nel nostro Paese è cresciuto di quasi il 15% a fronte invece di una riduzione dell’occupazione totale. Sono il 6% degli occupati complessivi con un reddito medio di oltre 38mila euro. La maggior parte (983mila) è iscritta a un albo o a un ordine professionale, ma sono i freelance a segnare una crescita molto alta: diventati 344mila in 7 anni, con un aumento del 51,6% contro il 14,8 dei liberi professionisti e il 5,8% degli iscritti a un ordine. I conti li fa l’Ufficio studi di Confcommercio che traccia un identikit delle nuove professioni nel terziario. E si scopre che nel Mezzogiorno c’è stato un aumento del 73% di lavoratori indipendenti con figure come guide turistiche, wedding planner, designer, grafici, informatici. In generale, la maggior parte dei nuovi professionisti è nei servizi di mercato (97%) con attività professionali, scientifiche e tecniche (52,1%) e redditi medi di 18mila euro. Istruzione e formazione sono le attività più in crescita (+130%) seguite da sanità e assistenza sociale (+89%). «Siamo di fronte a un bivio — dice Sangalli —: o valorizziamo queste professionalità o le condanniamo a un ruolo residuale».