La svolta delle colonnine elettriche Auto, un piano Enel da 300 milioni
Il ceo Starace: spinta sulle rinnovabili. Profitti a 2,58 miliardi, sale il dividendo
«La sindrome di rifiuto della novità non ci appartiene. Nei confronti della mobilità elettrica vedo un atteggiamento simile a quello che c’era verso le rinnovabili dieci anni fa». L’amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace ha presentato all’Autodromo di Vallelunga il piano nazionale per l’installazione di 7 mila colonnine di ricarica entro il 2020, che arriveranno a 14 mila nei prossimi cinque anni. Ieri il gruppo ha anche comunicato i risultati dei primi nove mesi: oltre 54 miliardi di ricavi in crescita del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2016 e un utile netto di 2,583 miliardi in aumento del 3% senza le partite non ricorrenti. Il dividendo 2017 sarà pari a 0,23 euro per azione, la forchetta più alta tra i valori contenuti nel piano presentato nel novembre scorso a Londra.
«Noi non produciamo automobili – ha ribadito Starace –, il nostro compito è fornire al Alcune colonnine di ricarica per le auto elettriche a Roma. Enel vuole installarne 7 mila in 3 anni Paese un’infrastruttura moderna e nazionale per consentire a chi possiede un’auto elettrica una vita normale: decarbonizzare il trasporto è fondamentale per raggiungere gli obiettivi della Cop21 di Parigi ed è già possibile farlo. Enel investirà tra i 100 e i 300 milioni per lo sviluppo di una rete capillare di ricarica».
«Dimostrare che si tratta di una mobilità del presente» è spettato a Francesco Venturini, direttore della Divisione globale e–Solutions, che ha evidenziato i vantaggi delle auto elettriche: «Fanno bene all’ambiente, sono più efficienti, hanno un’autonomia più che adeguata, portano grossi benefici al sistema elettrico e l’offerta dei modelli è in costante crescita». Si pone però «un dilemma: investe prima l’industria elettrica creando l’infrastruttura o prima le case automobilistiche?». L’Enel ha fatto la propria scelta e punta a «essere leader tecnologico oltre che leader di mercato». La rete di ricarica sarà composta da colonnine Quick (22kW) nelle aree urbane, Fast (50kw) e Ultra Fast (150 kW) in quelle extraurbane. Circa l’80% dei punti di ricarica – ha spiegato Alberto Piglia, a capo della e–Mobility – sarà installato nelle zone cittadine e il restante nelle zone extraurbane e lungo le autostrade, attraverso il progetto EVA+ cofinanziato dalla Ue.