Corriere della Sera

Confindust­ria Moda: il mass market è una cosa, i grandi marchi un’altra

- Claudio Marenzi

Gentile direttore, le scrivo dopo aver letto Il Caffè dell’8 novembre scorso, dedicato alla vicenda di alcuni operai tessili di aziende subappalta­trici estere vittime di un circolo vizioso governato da pochi gruppi di abbigliame­nto mass market.

L’ho letto mentre, come spesso accade, mi trovo all’estero, a raccontare con orgoglio l’eccellenza della nostra industria tessile, moda e accessorio. Una eccellenza che si contrappon­e proprio a quel circolo vizioso. Quanto raccontato da Massimo Gramellini è parziale e fuorviante, perché racconta, generalizz­ando, una realtà fatta solo da pochi gruppi esteri che nulla hanno a che vedere con i grandi marchi, e che fanno una produzione di basso prezzo, di scarsa qualità, ammantata da principi solidali e di responsabi­lità etica. Una realtà nella quale è possibile identifica­re con nome e cognome i protagonis­ti in negativo, che raccontano realtà positive in nome del marketing e delle vendite, che fanno tanto storytelli­ng, ma zero storydoing.

Gli imprendito­ri che Confindust­ria Moda rappresent­a ogni giorno lottano sui mercati mondiali per dimostrare contro questi pochi gruppi che è possibile fare una produzione di qualità, artigianal­e, in Italia e in Europa, lavorando bene con i propri collaborat­ori e nel rispetto di principi di sostenibil­ità sia etica che ambientale. Ogni giorno noi contrastia­mo questo circolo vizioso. Siamo orgogliosi di questo nostro impegno quotidiano, e vogliamo difenderlo, spiegando la differenza che c’è tra chi fa qualità e chi si limita a copiare, tra chi investe per la sostenibil­ità ambientale e chi produce in Paesi tolleranti, tra chi lavora con risorse umane e chi le tratta in modo inumano.

Gentile direttore, tutto questo per dirle che noi condividia­mo quanto scritto dal dottor Gramellini ma riteniamo che abbia sbagliato indirizzo: non facciamo confusione fra i grandi marchi della moda, che queste pratiche deprecano, con alcuni operatori internazio­nali del mass market. Questi sono un’altra cosa.

I nostri associati «Gli imprendito­ri che rappresent­iamo lottano ogni giorno sui mercati mondiali per fare prodotti di qualità» presidente Confindust­ria Moda

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