L’Uefa ha esaminato il piano Milan Ancora qualche giorno per il verdetto
Dopo oltre due ore di analisi approfondita, la commissione Uefa, guidata dall’ex primo ministro belga Yves Leterme, si è presa qualche giorno di tempo per dare una risposta al Milan: i sette membri (che non sembrano unanimi nella valutazione) devono decidere se il club, che ha cambiato proprietà, può accedere all’inedito percorso del voluntary agreement, e quindi scampare ogni sanzione per il rosso di bilancio di questa e delle passate stagioni, oppure se dovrà passare attraverso il settlement agreement con le sanzioni che porta con sé (dalla multa, alle restrizioni delle rose in Coppa, al tetto dei salari). In serata dal Milan filtrava una moderata fiducia: il piano è stato discusso con attenzione, sono state fatte decine di domande ed è stato apprezzato il realismo di tutti gli scenari previsti per il futuro, a seconda degli obiettivi raggiunti. L’ad Marco Fassone (foto), assieme al n. 2 della proprietà Li Han, al direttore finanziario Valentina Montanari, all’ad di Milan China Marcus Kam e all’avvocato Leandro Cantamessa, ha illustrato come pensa di riportare il bilancio in parità. Tra approvazione e bocciatura, possibile una terza via: accoglimento del piano ad alcune condizioni. Da Fininvest nessun commento all’ipotesi di contribuire alle multe riguardanti i bilanci della vecchia gestione.