Corriere della Sera

Vincitori e vinti

«False Flag», il thriller che esalta la creatività israeliana

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Non so se siamo davvero di fronte a un nuovo «Homeland», so con certezza che «False Flag» è uno di quei racconti che ti afferrano per la gola, tirandoti fatalmente dentro al thriller (Fox, canale 112 di Sky).Sulla mappa dell’industria tv mondiale, accanto ai soliti mercati, occupano uno spazio sempre più importante alcuni distretti produttivi emergenti. Fra i più dinamici c’è certamente Israele, basti pensare a titoli come «Hatufim» («Homeland» in versione Usa), «Be Tipul» («In Treatment» nelle varie versioni) e ora «False Flag», la serie creata da Amit Cohen e distribuit­a in molti paesi nella sua forma originale.

La creatività israeliana è figlia di una società dinamica, che ama le novità e rifugge l’inerzia in tutti i campi, non solo in quello tecnologic­o. Come afferma Hagai Levi, creatore di «In Treatment»: «Israele è una nazione senza tradizioni, un paese giovane, non come l’Europa e persino l’America. La tradizione spesso comporta l’esistenza di regole, ma se vuoi emergere l’assenza di regole è un vantaggio» (Link. Idee per la tv, n°. 21, giugno 2017). «False Flag» s’ispira a un fatto di cronaca, la vicenda di Mahmoud Al-Mabhouh, colonnello di Hamas che nel 2010 venne ucciso a Dubai da un gruppo di agenti del Mossad che viaggiavan­o con identità rubate a cittadini israeliani con doppia nazionalit­à. La tensione non è solo di tipo narrativo: siamo nel pieno della crisi mediorient­ale, in mezzo al conflitto tra Israele e Palestina. Una mattina, radio e television­i annunciano, mostrando le loro foto, che cinque cittadini israeliani sono sospettati di aver progettato e orchestrat­o un rapimento, ovvero il sequestro del Ministro iraniano della difesa avvenuto a Mosca il 15 aprile 2015.Sia il Mossad che lo Shin Bet (il servizio di intelligen­ce per gli affari interni) cominciano a torchiare i protagonis­ti per scoprire quanto queste persone, apparentem­ente ignare, siano vittime o colpevoli. Niente spoiler, grazie.

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JURASSIC WORLD Chris Pratt Cinema contro fiction: per Canale 5 ci sono 2.335.000 spettatori, con il 10,4% di share.
MONTALBANO Luca Zingaretti «Una voce nella notte» Fiction contro blockbuste­r: per Raiuno 6.529.000 spettatori, 27,2% di share. JURASSIC WORLD Chris Pratt Cinema contro fiction: per Canale 5 ci sono 2.335.000 spettatori, con il 10,4% di share.
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