Il Pd insiste: sulle banche colpe della vigilanza ma strumentale trascinare Draghi nel dibattito
Rosato, capogruppo alla Camera: il presidente della Bce ha fatto un ottimo lavoro da Governatore
ROMA Il giorno dopo lo scontro in commissione banche tra Banca d’Italia e Consob, il Pd chiarisce che il suo obiettivo non è il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, indirettamente chiamato in causa nelle audizioni sulla Popolare di Vicenza nel periodo in cui guidava Banca d’Italia. In particolare nel 2009 gli ispettori dell’istituto gli avrebbero inviato una lettera muovendo rilievi sulla congruità del prezzo delle azioni della Popolare di Vicenza, osservazioni mai arrivate alla Consob.
É il capogruppo dem Ettore Rosato a chiarire a prima mattina la linea del partito: «Quanto è emerso conferma i contenuti della mozione Pd che, ricordo, non era contro la conferma di Visco (il Governatore di Bankitalia appena rinominato, ndr) ma chiedeva una discontinuità di atteggiamento in materia di vigilanza». Al Pd, insomma, basta che sia emerso che «la vigilanza non è stata fatta come andava fatta». Sentenzia Rosato: «Chi ha sbagliato, paghi». Dunque Visco torna in pericolo? «Non è una caccia alle streghe - risponde -: lasciamo che la commissione faccia il suo lavoro». E su Draghi chiosa: «Non escludo problemi alla vigilanza Bankitalia, ma non do giudizi sommari su Draghi, non sto dicendo se sia stato buono o cattivo».
Ma le rassicurazioni di Rosato non devono essere parse abbastanza convincenti se lo stesso ci torna sopra più tardi, invertendo il ragionamento: «Chi non vuole far andare avanti il lavoro della commissione di inchiesta tira fuori il nome di Draghi proprio per evitare che si vada avanti». Ma soprattutto: «Draghi è una persona che ha lavorato con grande capacità, sta facendo un ottimo lavoro nella Bce e ha fatto un ottimo lavoro da Governatore» di Bankitalia, quindi trascinarlo in questa discussione è assolutamente strumentale».
Da Castel Bolognese Matteo Renzi ratifica quanto detto da Rosato. La soddisfazione per il risultato ottenuto è parzialmente attenuata dallo scontro con un militante che a Massa Lombarda lo accusa di aver «salvato i banchieri» facendo perdere soldi ai risparmiatori. «Io? - ribatte -. Non me lo dici che ho salvato i banchieri ma migliaia di correntisti...». E, visto che c’è, ha buon gioco a rilanciare: «Il prospetto informativo - domanda al contestatore - da chi dipendeva dal governo o Bankitalia e Consob?».
Ma le polemiche non sono destinate a finire. Da martedì la commissione si concentrerà su Monte Paschi di Siena, la cui crisi trae origine da alcune operazioni condotte quando Draghi, era Governatore di Bankitalia. I primi a essere auditi saranno i magistrati che indagano su Mps. Intanto spunta un emendamento bipartisan alla manovra per creare un fondo ad hoc per i risarcimenti degli azionisti delle banche venete.