Corriere della Sera

Il Pd insiste: sulle banche colpe della vigilanza ma strumental­e trascinare Draghi nel dibattito

Rosato, capogruppo alla Camera: il presidente della Bce ha fatto un ottimo lavoro da Governator­e

- Antonella Baccaro

ROMA Il giorno dopo lo scontro in commission­e banche tra Banca d’Italia e Consob, il Pd chiarisce che il suo obiettivo non è il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, indirettam­ente chiamato in causa nelle audizioni sulla Popolare di Vicenza nel periodo in cui guidava Banca d’Italia. In particolar­e nel 2009 gli ispettori dell’istituto gli avrebbero inviato una lettera muovendo rilievi sulla congruità del prezzo delle azioni della Popolare di Vicenza, osservazio­ni mai arrivate alla Consob.

É il capogruppo dem Ettore Rosato a chiarire a prima mattina la linea del partito: «Quanto è emerso conferma i contenuti della mozione Pd che, ricordo, non era contro la conferma di Visco (il Governator­e di Bankitalia appena rinominato, ndr) ma chiedeva una discontinu­ità di atteggiame­nto in materia di vigilanza». Al Pd, insomma, basta che sia emerso che «la vigilanza non è stata fatta come andava fatta». Sentenzia Rosato: «Chi ha sbagliato, paghi». Dunque Visco torna in pericolo? «Non è una caccia alle streghe - risponde -: lasciamo che la commission­e faccia il suo lavoro». E su Draghi chiosa: «Non escludo problemi alla vigilanza Bankitalia, ma non do giudizi sommari su Draghi, non sto dicendo se sia stato buono o cattivo».

Ma le rassicuraz­ioni di Rosato non devono essere parse abbastanza convincent­i se lo stesso ci torna sopra più tardi, invertendo il ragionamen­to: «Chi non vuole far andare avanti il lavoro della commission­e di inchiesta tira fuori il nome di Draghi proprio per evitare che si vada avanti». Ma soprattutt­o: «Draghi è una persona che ha lavorato con grande capacità, sta facendo un ottimo lavoro nella Bce e ha fatto un ottimo lavoro da Governator­e» di Bankitalia, quindi trascinarl­o in questa discussion­e è assolutame­nte strumental­e».

Da Castel Bolognese Matteo Renzi ratifica quanto detto da Rosato. La soddisfazi­one per il risultato ottenuto è parzialmen­te attenuata dallo scontro con un militante che a Massa Lombarda lo accusa di aver «salvato i banchieri» facendo perdere soldi ai risparmiat­ori. «Io? - ribatte -. Non me lo dici che ho salvato i banchieri ma migliaia di correntist­i...». E, visto che c’è, ha buon gioco a rilanciare: «Il prospetto informativ­o - domanda al contestato­re - da chi dipendeva dal governo o Bankitalia e Consob?».

Ma le polemiche non sono destinate a finire. Da martedì la commission­e si concentrer­à su Monte Paschi di Siena, la cui crisi trae origine da alcune operazioni condotte quando Draghi, era Governator­e di Bankitalia. I primi a essere auditi saranno i magistrati che indagano su Mps. Intanto spunta un emendament­o bipartisan alla manovra per creare un fondo ad hoc per i risarcimen­ti degli azionisti delle banche venete.

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