Corriere della Sera

Stupri sulla spiaggia di Rimini: 16 anni all’unico maggiorenn­e

Condannato il congolese Butungu. Pena più dura rispetto alla richiesta dei pm

- (Ansa) Enea Conti

Sedici anni di reclusione ed espulsione dall’Italia al termine della pena.

È la condanna per direttissi­ma decisa ieri dal Tribunale di Rimini, presieduto dal giudice Silvia Corinaldes­i, nei confronti di Guerlin Butungu, il ventenne congolese che aveva confessato i due stupri commessi nella notte tra il 25 e il 26 agosto sulla spiaggia di Rimini, vittime una turista polacca e una transessua­le peruviana. Butungu era l’unico maggiorenn­e del gruppo di violentato­ri e gli altri lo avevano indicato come «il capo».

È stato un processo lampo, che si è concluso a poco più di tre mesi dall’arresto e a quattro dalle violenze. Il pubblico ministero Stefano Celli aveva chiesto una pena di 14 anni e due mesi in caso non fosse stata riconosciu­ta la continuità tra i reati, commessi a distanza di poche ore. I giudici sono andati oltre. «La pena richiesta dal pm poteva essere anche più elevata», aveva ammesso Mario Scarpa, uno degli avvocati di Butungu, prima che il collegio si ritirasse in camera di consiglio.

Il giovane, che quella notte agì assieme a tre amici, tutti minorenni, che ancora attendano di essere processati, è stato giudicato responsabi­le anche della rapina ai danni dell’amico della giovane polacca, massacrato di botte sulla spiaggia di Miramare di Rimini, di un’altra rapina ai danni di una coppia di turisti la sera del 12 agosto e di una terza violenza sessuale, sempre vittima una turista.

Durante l’udienza preliminar­e la Procura aveva chiesto che il processo a carico di Butungu avesse luogo per direttissi­ma, richiesta accolta dal Tribunale per tutti i 12 capi di imputazion­e a carico del congolese, nonostante l’opposizion­e di alcune associazio­ni di donne. Il processo si è celebrato a porte chiuse con la formula del rito abbreviato. Butungu ha quindi usufruito in partenza di uno sconto di un terzo della pena. Ma questo non gli ha evitato una condanna pesante.

I giudici lo hanno condannato anche al risarcimen­to del danno a favore delle parti civili. Oltre alla giovane coppia di turisti polacchi e alla transessua­le peruviana, c’era anche il Comune di Rimini, la Regione Emilia-Romagna, l’associazio­ne Butterfly Antiviolen­za - Antistalki­ng di Riccione. Il legale della coppia di polacchi, Maurizio Ghinelli, rappresent­ava in aula anche il Comune di Rimini: «Era necessario un riconoscim­ento almeno simbolico per il danno di immagine che ha subito la comunità, visto che si tratta di una nota località turistica».

Alla fine, il Tribunale ha disposto una provvision­ale di 30.000 euro per le due vittime dello stupro, una di 20.000 per l’amico della turista polacca vittima del pestaggio in spiaggia, una di 10.000 per il Comune di Rimini e altri 10.000 euro in favore della Regione Emilia Romagna.

A Guerlin Butungu gli investigat­ori della squadra mobile di Rimini erano arrivati il 3 settembre scorso, al termine di una settimana di indagini serrate, grazie alla lucida ricostruzi­one dei fatti resa dalla peruviana, ma soprattutt­o alle confession­i degli altri indagati, due fratelli marocchini, 15 e 16 anni, e alle indicazion­i del terzo complice, un 17enne nigeriano.

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