«Ma questo parka tiene caldo?» Una stanza del gelo per testarlo
Il nuovo spazio esperienziale di Woolrich «teletrasporta» in Alaska
Sperimentare sulla propria pelle, per verificare che non sono solo parole. L’heritage di un marchio sino a ieri stava nel suo racconto evocativo. Ora va vissuto in tempo reale. Così, se scegli un parka con quasi mezzo secolo di vita come l’Arctic Woolrich (nasce nel 1972), legato a un marchio che di secoli di storia ne ha circa due (dal 1830) è giusto rendersi conto di quanto sia (in gergo) performante. Ti avvicini a una stanza a vetri, pavimento coperto di neve vera (e non è una cabina per la criosauna conservativoringiovanente), indossi il capo scelto e sperimenti. Non basta. Un filmato proiettato sulle pareti, ti teletrasporta, stile realtà aumentata, tra le nevi dell’Alaska. Il freddo, posso assicuravelo, lo percepisci, eccome. Ma anche la funzione d’uso del capo indossato.
La sperimentazione non è solo rivolta a chi acquista ma è aperta a tutti. Anche se vuoi solo provare l’ebrezza della neve. Il tutto nel neo inaugurato monomarca Woolrich a Milano, in corso Venezia, alle spalle del Quadrilatero.
«La stanza del freddo (in estate sarà “della pioggia”, per testare l’impermeabilità dei capi) è solo uno degli elementi caratterizzanti del progetto. Questo non vuole essere solo un negozio, ma il nostro quartier generale. Oltre a voler diventare punto di riferimento e aggregazione per la città. L’abito deve far parte di un’esperienza di vita e di quotidianità oltre l’acquisto», spiega Andrea Canè direttore creativo globale Woolrich International. Strutture in legno e cristallo animano il negozio: una parete è dedicata ai capi d’archivio; c’è il corner-sartoria per personalizzare i capi con le proprie cifre o con patch di design; c’è l’area verde ideata da Satoshi Kawamoto, dove è possibile acquistare le piante scelte ad hoc dal garden stylist internazionale.
Negli spazi milanesi è racchiusa l’essenza e l’anima del paesino di Woolrich in Pennsylvania dove nel Mills («vi lavorano 150 persone») ancora si producono i tessuti in lana dal tradizionale check rosso e nero simbolo del marchio. Ma nel nuovo spazio c’è pure il suo futuro. Legato, da ottobre, alla partnership con Goldwin, azienda nipponica di abbigliamento sportivo high tech. «Nell’inverno 2018 il debutto della prima linea di capi outdoor Woolrich: il nostro know how legato a stile e creatività e il loro per i materiali e i trattamenti high tech». Senza dimenticare i progetti speciali: con Jeff Griffin: suo un parka «british camouflage»; Ovo by Drake e Supreme per le coperte; New Balance per le sneaker. Anche riedizioni di classici, come il Pennsylvania Tuxedo, completo con giacca-camicia dal check red&black, lo stesso che dal 20 novembre rivestirà la facciata del negozio.