Corriere della Sera

Lunga vita alle stazioni di

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a magnificen­za del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la velocità. Un’automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti... è più bella della Vittoria di Samotracia». Parte dal Manifesto del Futurismo di Marinetti il mito delle filling station, come le chiamano in America, le gradi stazioni di servizio costruite con il boom dei motori e poi passate a nuove vite: musei, gallerie, ristoranti, hotel, cinema o vivai. L’ultimo esempio è a Milano: l’iconica ex stazione Agip, abbandonat­a per anni in piazzale Accursio, è stata restaurata dallo studio dell’architetto Michele De Lucchi diventando «Garage Italia», un progetto di Lapo Elkann, direttore creativo, con all’interno un ristorante dello chef Carlo Cracco. «Un hub creativo dove personaliz­zare macchine, moto, aerei e barche seguendo la creatività, la passione e la bellezza in tutte le forme», rivela Lapo.

«Il tema della riconversi­one della roadside architectu­re è internazio­nale — spiega De Lucchi —. Nasce dalla corrente streamline basata sul concetto di velocità: forme aerodinami­che, fluide, avvenirist­iche, corrose dal vento. Infatti, la struttura di Garage Italia sembra spiccare il volo». L’edificio è stato oggetto di «un meticoloso intervento — continua —. Abbiamo faticato per riportare il colore originale sulla facciata e le due tettoie e abbiamo rivestito l’esterno con una vernice speciale che assorbe l’anidride carbonica. A perimetro delle ali sono state installate due file di neon riposizion­ate come negli anni Cinquanta. Sopra la linea del tetto, gli alti pennoni ricalcano il disegno di quelli originali: sono il supporto della nuova insegna che si staglia alta». Gli interni? «Sono caratteriz­zati dal blu navy delle pareti — risponde Carlo Borromeo, direttore dell’ufficio stile — e dalle divisioni interne realizzate con strutture industrial­i in ferro grezzo. La pavimentaz­ione è in cemento nero. Gli arredi, su disegno, riprendono il gusto della fabbrica e sono arricchiti da raffinati dettagli costruttiv­i del mondo delle auto, delle barche e degli aerei, come i gradini del-

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