Come capire che una relazione è finita se l’altro sparisce?
«Ma come si fa a capire quando una storia è finita?». Ce lo siamo chiesto tutti, prima o poi. Davanti a un ex che continua a mandarci messaggi o a telefonarci, magari anche chiedendoci di uscire. Oppure davanti a un ex che non lo è ancora ma che intuiamo, dagli inviti che declina e dai «visualizza ma non risponde» su WhatsApp, che tanto interessato a noi non lo è più. Se lo chiede anche Vito, 43 anni, protagonista della rubrica #sessoeamore di oggi (la trovate su http://27esimaora. corriere.it/sessoeamore/). Quattro anni fa ha incontrato una donna : lui si stava separando, lei era single, la situazione giusta per iniziare una nuova vita insieme. All’estero magari, per evitare le chiacchiere della gente nella provincia italiana dalla quale entrambi venivano. Detto, fatto: lui trova un’occasione di lavoro fuori dall’Italia, prende casa e si prepara a costruire il futuro con lei. Che a quel punto, spaventata, fa un passo indietro e lo lascia, racconta lui, quasi senza spiegazioni. Alla sua richiesta di un confronto di persona lei reagisce con una battuta: «Ecco lo stalker». E lui si rende conto che i suoi tanti tentativi di contattarla (e magari di ricucire) potevano essere interpretati come una serie di attenzioni ossessive e insistenti. Da stalker, appunto. Il limite è difficile da definire. Ma l’assenza di dialogo non dovrebbe già essere un segnale sufficiente della fine di una storia? In teoria sì. In pratica, quando ci succede di essere vittime di «ghosting», le «sparizioni» repentine e immotivate (nel senso che la motivazione è tristemente chiara ma non viene di fatto mai esplicitata) hanno spesso l’unico effetto di farci soffrire e arrabbiare con l’ex partner. Non certo di chiarirci perché e se la storia è arrivata al capolinea.