Corriere della Sera

Così la strada del ricorso al Comune per il rimborso della sovrattass­a

- di Gino Pagliuca

Le persone di solito non vivono nelle cantine o nei box. Eppure in alcuni comuni, e tra questo Milano, presuppong­ono di sì facendo pagare a molti contribuen­ti una quota di tassa in realtà non dovuta. Per i tartassati forse in futuro i costi diminuiran­no, ma è una buona notizia solo a metà, perché inesorabil­mente quello che i comuni incasseran­no meno verrà compensato da un aumento generalizz­ato delle tariffe. E chi ha pagato tariffe maggiorate non dovute? Potrebbe presentare un ricorso individual­e al comune. Anche se bisognerà aspettare le indicazion­i dell’Agenzia delle Entrate sulle modalità delle possibili compensazi­oni.

Quella sui rifiuti è una tassa e quindi il corrispett­ivo di un servizio. Il principio è: più produci rifiuti più paghi. A parte Trento e Bolzano, dove viene calcolato il peso dei rifiuti di ogni utenza, nella stragrande maggioranz­a dei comuni la Tari per le abitazioni è calcolata incrociand­o due criteri: il numero di occupanti e la superficie dell’immobile. La tariffa è suddivisa in due parti: la prima è un costo a metro quadrato che varia a seconda del numero degli occupanti. A Milano, un metro quadrato in una casa abitata da due persone paga 1,7214 euro se invece il componente è uno solo si scende a 1,465. C’è poi una seconda parte della tariffa, detta variabile, che dipende solo dal numero di occupanti: se ce n’è uno solo si pagano 54,23 euro all’anno, se ce ne sono due si sale a 97,61. Ciliegina sul bigné, le province sono state abolite solo sulla carta, perché alla tariffa si aggiunge un altro 5% da girare a loro. Sommando tutto a Milano su una casa da 80 metri un solo componente paga (tariffe 2017) 180 euro, due componenti ne pagano 247.

Il caso tipico è il box. Milano e altri comuni applicano di nuovo la quota variabile mentre non dovrebbero. Tornando all’abitazione occupata da una sola persona del nostro esempio e ipotizzand­o che abbia come pertinenza un box di 12 metri, Palazzo Marino richiede non solo i 17,58 euro dovuti per la superficie del box ma anche ulteriori 54,23 euro di quota variabile, come se si trattasse di un’altra abitazione.

Il sottosegre­tario all’Economia

L’imposta Quella sui rifiuti è una tassa per un servizio: più produci rifiuti, più paghi Il ministero È percorribi­le il ricorso individual­e ma sono attese le istruzioni ministeria­li

Paolo Baretta ha risposto che si tratta di una prassi illegittim­a.

Si aspettano ora i lumi dell’Agenzia delle Entrate per definire i termini della compensazi­one per chi ha pagato cifre non dovute; aspettare le istruzioni ministeria­li in questa fase resta il consiglio migliore da dare anche se la strada del ricorso individual­e (possibile per i tributi pagati fino a 5 anni addietro) sulla carta è percorribi­le.

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