La Borsa punisce Leonardo In un giorno giù del 21% Moody’s: outlook positivo
MILANO Dopo i conti, Leonardo crolla in Borsa. Ieri il titolo ha perso il 21,55%, scendendo a 11,07 euro, con il 3,6% del capitale scambiato, oltre 10 volte la media giornaliera. Nei conti dei nove mesi il gruppo ha registrato un utile in flessione del 23% (a 272 milioni) e annunciato una revisione al ribasso degli obiettivi del margine operativo per l’anno tra 1,05 e 1,1 miliardi. Quasi invariati i ricavi (-0,6%), poco sotto gli 8 miliardi, mentre gli ordini sono saliti del 5% a circa 34 miliardi.
In particolare, nel terzo trimestre a fronte di ricavi lievemente migliori (+1% a 2,66 miliardi contro attese per 2,65), l’ebitda è sceso del 19% a 221 milioni contro una previsione di 264 milioni. L’utile netto è sceso del 45,5% a 77 milioni contro una stima degli analisti di 99 milioni, mentre il debito netto si attestato a 4 miliardi a fronte di un consensus per 3,89 miliardi.
Ma se negli ultimi tre mesi l’utile lordo è risultato negativo per tutte le divisioni, sul fronte dei ricavi sono gli elicotteri a segnare un dato negativo, con un calo delle vendite pari al 12%. E soprattutto a causa della debolezza della divisione elicotteri, ma non solo, la guidance sul 2017 è stata tagliata sia in termini di fatturato che di margini. Il debito netto è invece stato confermato a 2,5 miliardi.
Nel corso di una conference call l’amministratore delegato, Alessandro Profumo, ha parlato di un 2017 «più difficile del previsto», ma ha cercato di rassicurare i mercati spiegando che questo sarà «l’anno peggiore» per la società e che dall’anno prossimo comincerà la risalita. L’ex banchiere ha anche detto di essere fiducioso sulle prospettive di crescita nel mediolungo periodo, anticipando che è stata già intrapresa una serie di azioni sugli elicotteri. E ha annunciato la presentazione del nuovo piano industriale «a fine gennaio». L’agenzia Moody’s ieri ha comunque confermato l’outlook positivo sul rating di Leonardo, in attesa di conoscere i conti dell’intero esercizio. Il deterioramento dell’andamento dell’area elicotteri è «significativo» ed Elettronica e Aeronautica non saranno in grado di colmarlo», ma chiuderanno l’anno «in linea con le stime o sui livelli del 2016», ha scritto l’agenzia.