Corriere della Sera

Il Golden power e i conti di Next

- Antonio Bucci Amministra­tore delegato di Next

Caro Direttore, il 4 novembre 2017 sul «Corriere della Sera» è apparso l’articolo “Next è strategica: il governo blocca la vendita ai francesi” nel quale si riporta che la Next Spa è «un’azienda sull’orlo del concordato preventivo», con l’ipotesi che «potrebbe portare i libri in tribunale».

Tali affermazio­ni, inveritier­e, ledono il prestigio della nostra Società, e possono favorire, volontaria­mente o involontar­iamente, i concorrent­i o quei soggetti che dalle difficoltà della nostra Next trarrebber­o vantaggio. Dall’inizio della sua attività (dal 1999 a tutt’oggi) la Next non ha mai chiuso un bilancio in perdita, non ha mai avuto controvers­ie con clienti, fornitori, banche, dipendenti, collaborat­ori e ha gestito sia il fenomeno della riduzione del credito bancario che dal 2010 al 2016 ha quasi dimezzato in Italia gli affidament­i del sistema bancario alle piccole e medie imprese, sia la contrazion­e, nello stesso periodo, degli ordini conseguent­e alla riorganizz­azione del gruppo Finmeccani­ca (leggi Leonardo). Il fatto che il Consiglio dei Ministri abbia esercitato i poteri speciali (Golden Power) opponendos­i alla cessione di Next ad Altran Italia, inorgoglis­ce e non preoccupa le donne e gli uomini della Next, perché, ai differenza di altre Pmi, questo dimostra che la nostra società opera in ambiti e tratta materie che richiedono competenze tecniche, managerial­i e organizzat­ive di prim’ordine.

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