Npl, parte la consultazione Ue Tajani: la politica torna al centro
Il festival Bergamo Città Impresa. Severino: anche il web non regala nulla
BERGAMO Imprenditori, tanti: d’altra parte questo è uno dei regni dell’Italia manifatturiera, e questo è il Festival dei territori industriali. Sono però ancora di più i giovani. Ragazzi, ragazze. Universitari, qualche liceale alla vigilia della maturità.
Il primo giorno di Bergamo Città Impresa, raddoppio autunnale dell’evento nato a Vicenza e arrivato, là, alla decima edizione, centra uno degli obiettivi degli organizzatori: coinvolgere gli under 30.
Tra il pubblico dei vari incontri, nella varie sale sparse per il centro cittadino, i protagonisti sono soprattutto loro. Ascoltano l’economista Francesco Giavazzi — è lui a inaugurare la «tre giorni» bergamasca — spiegare che sì, produttività e concorrenza sono due delle tre priorità per la crescita: ma la terza – e lì c’è forse il picco di attenzione – non può che essere l’istruzione.
In serata passano, i ragazzi, alla chiusura con Emma Marcegaglia e Antonio Tajani: intervistati dal vicedirettore del Corriere della Sera, Daniele Manca, infrangono qualche luogo comune sull’Europa, con la presidente dell’Eni e di Business Europe a fotografare con i dati il ritorno del Continente a tassi di ripresa «vicini a quelli americane», e con il presidente del Parlamento Ue che chiede alla politica europea di darsi una mossa, perché «se dorme è la burocrazia a decidere, i cittadini giustamente si ribellano, il risultato è che si buttano sui populismi».
Coincidenza vuole che qui arrivi l’assist (ovviamente involontario) di una Reuters. Titolo: «La Commissione affianca il Parlamento sui crediti cattivi». E’ la storia degli Npl, si riferisce all’altolà lanciato proprio da Tajani a Daniele Nouy (già costretta a far marcia indietro) e dunque alla Bce. Lui, la notizia da Bruxelles la commenta così: «Appunto: ho semplicemente rimesso al centro la politica». E in fondo un po’ anche l’Italia, per una volta.
Tra l’evento di apertura e quello di chiusura, l’incontro che per evidenti ragioni vince un’ipotetica gara dell’audience tra i giovani, qui al festival diretto da Dario Di Vico e promosso da ItalyPost, è però il dialogo tra Paola Severino, oggi rettore della Luiss, e Luciano Fontana, direttore del Corriere. Tema: «Il fantasma delle fake news».
Chi l’ha detto che gli under 30, o anche 20, sono per definizione vittime delle bufale via Web? Non scivola nell’indifferenza, l’avvertimento di Severino: attenti, ragazzi, perché «nessuno regala niente a nessuno, nemmeno Internet: ogni click che facciamo permette a qualcuno di guadagnare».
Oggi seconda giornata. E ad aprire gli inconti in programma sarà il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
I crediti a rischio Il presidente del parlamento europeo: se la politica dorme è la burocrazia a decidere