«La Lettura» nella città dei libri
Temi, novità, personaggi: numero speciale di 64 pagine dedicato a BookCity Milano
Un numero particolarmente ricco di personaggi, di conversazioni e interviste, su temi complessi o spunti divertenti, e poi lezioni di scrittura, un «caso» linguistico, una pagella d’autore sui presidenti americani (con molte sorprese) e altro ancora. Questa settimana «la Lettura» #311, in edicola fino a sabato 18 novembre, è un numero gigante di ben 64 pagine, che si apre con uno speciale su BookCity Milano 2017, la festa metropolitana dedicata ai libri e alla lettura che sarà da giovedì 16 a domenica 19 novembre nel capoluogo lombardo.
Una festa, quella di BookCity, che il supplemento culturale racconta scegliendo di approfondire alcuni temi importanti: ad aprire lo speciale, l’auspicio di Gillo Dorfles, classe 1910, che ripercorre il suo rapporto con la città, Milano, capitale dell’editoria «capace di passare dalle idee alle cose». Segue un percorso di riflessione sul disagio giovanile e il cyberbullismo, con le sue drammatiche conseguenze, nell’intervista di Cristina Taglietti a vari specialisti tra cui Gustavo Pietropolli Charmet, Maurizio Pompili e Luigi Ballerini. E si continua con il caso di un’ossessione comune, l’uso indiscriminato del termine importante, intorno a cui il linguista Giuseppe Antonelli costruisce una lezione sul filo dell’ironia, spiegandoci il tic linguistico e guidandoci tra i sinonimi.
Tra gli eventi di BookCity molti sono dedicati al giallo. Sul supplemento, due ospiti attesi a Milano, Maurizio de Giovanni e Marcello Simoni, si confrontano in un’ampia conversazione a cura di Alessia Rastelli: accanto al dialogo, che spalanca l’officina di lavoro dei due scrittori (conta di più l’indizio o la trama? il delitto o l’intreccio?), anche le loro istruzioni, in due schede, su come si scrivono un noir contemporaneo e un giallo storico.
Molti gli altri autori di cui si parla nel numero: ad esempio lo scrittore e conduttore Fabio Volo e la sua nuova prova romanzesca letta da Giulia Ziino; o l’autobiografia particolare del maestro della cancellatura, l’artista Emilio Isgrò, raccontata da Pietrangelo Buttafuoco; mentre Alessandro Piperno offre una lettura del corposo nuovo romanzo di Paul Auster. E accanto agli autori, i libri: un volume raccoglie i testi «che hanno fatto la storia» e il servizio di Severino Colombo ne illustra alcuni, preziosissimi. E le biblioteche: come quelle «condominiali», che a Milano sono in crescita e in questo numero sono raccontate da Marco Bruna. E insieme agli approfondimenti, si continua con le segnalazioni di alcuni degli eventi più interessanti della rassegna.
Fuori dallo speciale BookCity, c’è ancora molto da leggere: lo storico Tiziano Bonazzi, professore emerito a Bologna, propone un’ampia analisi, a tutto campo, del percorso politico degli Stati Uniti, in un modo particolare. E cioè dà i voti (motivati e analizzati) a ciascuno dei presidenti degli Stati Uniti, dal 1789 a oggi. Cinque pagine di pagelle, con voti alti o bassi (le insufficienze sono parecchie, ma c’è anche qualche 10), e per ciascun presidente i successi, gli errori, le cantonate e i trionfi. Per esempio, Obama ha 7, Nixon 6 e Bush junior 3...
E poi ancora gli esperti di intelligenza artificiale incontrati al Mit di Boston da Massimo Gaggi, Kai-Fu Lee e Erik Brynjolfsson, l’uno «tecnoscettico» e l’altro «tecnopossibilista» sul futuro con i robot; gli onorari di Capote, Fitzgerald e altri grandi, scovati negli archivi di «Esquire» da Matteo Persivale; e l’analisi grafologica di una serie di firme d’autore, come Woody Allen e George Clooney, proposta dalla studiosa Candida Livatino.