Rtl, la radio più ascoltata in Italia
«Io dico ancora cd anche se mi dicono che ormai si deve parlare di progetto. Oppure uso vinile, che a guardare un lp mi sembra di ammirare un’opera d’arte». Biagio Antonacci è sul palco della Civica Scuola di teatro Paolo Grassi a Milano, giradischi e microfono, in sala gli addetti ai lavori e in diretta Facebook i fan che mandano cuoricini e faccine sorridenti. Biagio fa il deejay di se stesso, sposta la puntina, fa partire le canzoni di «Dediche e manie», nuovo album uscito ieri, ogni tanto ci canta sopra. Doppia festa, visto che è anche il suo compleanno numero 54.
Prima traccia, «Il migliore»: «È un dialogo con me stesso. L’idea è quella di voler essere il migliore almeno per un giorno, ma con il pensiero che non sono gli altri a renderti così, lo devi fare per te, è una liberazione. E con questa canzone ci aprirò i concerti del tour che parte il 15 dicembre da Firenze». Nel testo spuntano una «vita da ombrellone» e «la pancia piena di paure». «È il simbolo della staticità di chi non è libero. L’istinto di una generazione stanca». «Stanco» è anche il titolo di un altro brano: «Quando l’ho scritto sentivo un blocco, non avevo energie, mi faceva schifo tutto. Un amico mi ha aiutato a guardare tutto da un altro punto di vista e così è nata questa canzone e poi tutto il resto. C’è dentro una visione del mondo alla Lucio Dalla».
Nelle tracce si va da brani con arrangiamenti in stile anni 80-90 (come nel singolo «In mezzo al mondo») a suoni dove l’elettronica comanda. «Questo disco racconta tutta la mia vita in musica». Stessa eterogeneità nelle collaborazioni: Laïoung, rapper della nuova ondata trap, e il cuntatore Mario Incudine che porta nel mondo la tradizione siciliana. «La trap l’ho scoperta con mio figlio minore Giovanni, come anni fa collaborai con i Club Dogo grazie a Paolo, il maggiore. Laïoung ha papà Biagio Antonacci, 54 anni appena compiuti. Ieri è uscito il suo album «Dediche e manie». Il 15 dicembre parte il tour da Firenze italiano e mamma con origini della Sierra Leone ed è nato in Belgio. Parla un italiano nuovo e qui le sue rime sono in francese. Mi ha raccontato che anni fa andai in Belgio a fare promozione e suo padre, che mi intervistò per una radio, fece una foto mettendomelo in braccio. Cerco di dare spazio ai giovani come anni fa fecero
Gli ultimi dati sugli ascolti «confermano che Rtl 102.5 è la prima radio italiana. La nuova rilevazione ha registrato per Rtl 8.483.000 ascoltatori nel giorno medio. Al secondo posto Rds con 5.701.00, terze a pari merito Radio Italia Ron, Stadio e Lucio Dalla che portarono questo esordiente in tour con loro». Il cunto invece è parte del racconto di «Mio fratello». «Mario gira il mondo portando i suoni della tradizione del mediterraneo e la sua lingua: è rap ante litteram. Il brano è la storia di un fratello cattivo che ha distrutto la famiglia e torna a chiedere perdono Solomusicaitaliana (5.5257.000) e Radio Deejay (5.232.000)». «Sappiamo di condividere questa gioia con milioni di italiani - ha detto l’editore Lorenzo Suraci -. Rtl 102.5 è la loro e la nostra famiglia radiofonica». al fratello buono. Un vangelo moderno».
C’è un momento a luci rosse legato a «Perché te ne vai»: «È nata nell’attimo dell’orgasmo, mentre facevo l’amore con la mia fidanzata. Ho pensato alla morte, perché quello è un momento di morte e rinascita. Ho pensato “e se finisse tutto questo godimento come farei?”. È una metafora del non avere capacità di godersi la vita».
Non solo sentimenti. «L’appello dei popoli» è ispirata alle migrazioni: «Fra 200-300 anni la nostra razza avrà lineamenti e colori diversi, sarà meravigliosa». Su Instagram ha anche postato un omaggio ai partigiani: «Raccontiamo ai nostri figli quello che hanno fatto per la nostra libertà che qualche cogl… sta distruggendo». ● Il 15 dicembre parte invece il Biagio Antonacci Tour 2017-2018 che, a un mese dalla prima data, ha già registrato ben cinque sold out. Dal 14 maggio una nuova tournée: Dediche e manie Tour 2018