Corriere della Sera

La linea di Casini «I moderati si sveglino»

- Beppe Persichell­a

Pier Ferdinando Casini ha le idee molto chiare sul ruolo dei moderati alle prossime elezioni. «Quelli veri, che non hanno solo il problema della poltrona, non possono partecipar­e ad alleanze con Grillo e Salvini. Abbiamo già visto in Europa cosa porta la demagogia». Avanti tutta e senza indugi, quindi, con Matteo Renzi e il centrosini­stra. Un messaggio che il leader dei Centristi per l’Europa invia da Bologna, la sua città, ad Alternativ­a popolare e in particolar modo a quella parte guidata da Maurizio Lupi. I paletti al Pd li mette invece il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, perché se è vero che questo sistema elettorale impone una coalizione, altra cosa è dar vita «a un’accozzagli­a» dalla quale i due centristi bolognesi vorrebbero stare fuori. E visto che un’intesa si sigla con più soggetti, che tutti facciano la loro parte. I moderati, incalza Casini, «si devono svegliare e fare una scelta di campo». Bersani e D’Alema, fare «attenzione alle divisioni» e guardare a quel che accade nel centrodest­ra, dove «tutti quelli che avevano un problema morale a stare con Salvini e Meloni ora stanno con loro, e tutti quelli che considerav­ano Berlusconi un pericolo ora vedono in lui virtù salvifiche». E non ultimo il Pd, che «deve aprire le orecchie, perché a tenerle chiuse si fa come in Sicilia». I distinguo, insomma, non mancano. Eppure, insiste Casini, «non c’è motivo per cambiare strada». Il leader centrista trova buona sponda nel governator­e dem dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini che spinge per una coalizione con le forze moderate e di sinistra, «perché non c’è alternativ­a, il Pd non può pensarsi isolato contro il resto del mondo». Ragionamen­ti che si ascoltano alla convention dei Centristi per l’Europa organizzat­a in un hotel vicino alla stazione del capoluogo emiliano. Tra gli ospiti, oltre a imprendito­ri e politici locali, c’è anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Per lui dal palco è già tempo per un primo bilancio del mandato e suggerire a chi verrà di non disperdere il lavoro di questi anni. «Ci sono tante cose — confida — che vorrei fossero fatte in continuazi­one con questa legislatur­a».

Berlusconi Nel ’48 a 12 anni andavo ad attaccare i manifesti della Dc Una volta incontrai dei giovani del Pci che mi picchiaron­o De Mita Mai con Berlusconi e Salvini Il primo diceva che ero vecchio quando avevo 70 anni, ora ne ho 90 e sembra più vecchio lui...

 ??  ?? Bologna Padoan ieri con Casini
Bologna Padoan ieri con Casini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy